“Turista spazzino”, 50 ore di pulizie

L’impresa ecologica non-stop di Simone Riva: "Dedico questa mia iniziativa ai bambini di Peschiera"

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di Alessandra Zanardi

Cinquanta ore di pulizie non-stop per liberare Peschiera, sua città di residenza, da rifiuti e discariche abusive. È iniziata all’alba di ieri, e si concluderà alle 7 di domani, l’impresa ecologica del 49enne Simone Riva, deciso a realizzare un record all’insegna del rispetto dell’ambiente. A sostenerlo, oltre alla forza fisica e a quella di volontà, c’è uno zaino con scorte di acqua, tè e integratori. E qualche boccone offerto dai bar della zona. "Dedico tutto questo ai bambini di Peschiera, perché possano avere un futuro e una città migliori - dice -. Spero che qualcuno di loro, un domani, possa seguire l’esempio e fare anche meglio di me".

Il "turista spazzino", com’è stato ribattezzato per i repulisti volontari ai quali si dedica anche quando è in vacanza, ha iniziato alle 5 di ieri raccogliendo qualche cartaccia, "giusto per fare un po’ di riscaldamento", per poi concentrarsi sulla circonvallazione dell’Idroscalo, di fronte alla Casa del Gelato, dove ha accumulato anche rifiuti ingombranti. "Scavando a mani nude ho recuperato persino un lavandino. Accanto ai rifiuti c’erano alcune bolle e documenti, spero che possano servire alle autorità per risalire agli inquinatori". Vecchie taniche, fusti e pneumatici sono riemersi dalle campagne di Mirazzano, dove Riva ha lavorato a lungo, nel pomeriggio, incurante anche della pioggia. L’intenzione è quella di toccare, nell’arco delle 50 ore, i principali punti del territorio comunale, per contribuire a contrastare l’inciviltà e lanciare un messaggio di sensibilizzazione. "Non sono mancate le persone che, vedendomi al lavoro, mi hanno fatto i complimenti. Un doveroso grazie al Comune di Peschiera per l’aiuto che mi sta fornendo".

Riva ha iniziato a coltivare gli slanci ecologici fin da giovanissimo. "Avevo cinque anni, quando mio nonno mi rimproverò per aver gettato una bottiglietta di plastica nel camino - è l’aneddoto che ha raccontato più volte -. Credo che la mia coscienza ambientale sia iniziata allora". Benché il tour de force di 50 ore sia un record personale mai realizzato prima, il peschierese non è nuovo alle imprese non-stop. Nell’agosto del 2020 ha trascorso 25 ore consecutive a ripulire le scogliere dell’Adriatico, all’altezza di San Mauro Mare, liberandole da polistirolo, plastiche e reti da pesca. Numerose le incursioni anche nel Sud-Est Milanese, dalla Paullese alla Rivoltana. Al "turista spazzino" sono state dedicate canzoni e poesie; lui stesso ha di recente inciso un brano, "Bacchespani", un invito all’altruismo e alla buona educazione.

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