Turista accoltellata a Roma, gip: "Inquietante spregiudicatezza". Lui: "Non sono stato io"

Oggi a Milano si è tenuto l'interrogatorio di convalida dell'arresto del 24enne polacco Aleksander Mateusz Chomiak. Nel suo zaino sono stati trovati tre coltelli

Milano, 4 gennaio 2023 - E' stato arrestato ieri a Milano e oggi è stato convalidato il fermo per Aleksander Mateusz Chomiak, il senzatetto polacco di 24 anni accusato di tentato omicidio per aver accoltellato, la sera del 31 dicembre, alla stazione Termini di Roma, una turista sua coetanea israeliana. La vitima Abigail Dresner, 24 anni, stava acquistando il biglietto per il ritorno a Tel Aviv quando è stata aggredita dal clochard. Ora si trova ricoverata in condizioni stabili, ma ancora in prognosi riservata, al Policlinico Umberto I della Capitale.

Il fermato: "Non sono stato io"

Dopo il fermo,  Aleksander Mateusz Chomiak è stato trasferito nel carcere milanese di San Vittore e qui, alle 15, si è tenuto l'interrogatorio di convalida del fermo. "Sono estraneo ai fatti. Non sono io quello che si vede nel video", ha detto  il 24enne, accusato di aver accoltellato una ragazza israeliana di 24 anni la sera del 31 dicembre alla stazione Termini. Il giovane senzatetto, che finora non aveva detto nulla agli inquirenti, ha deciso di parlare per la prima volta. Stando a quanto riferito fuori dal carcere dalla sua legale Francesca Rena, Chomiak ha negato le accuse. "Non sono transitato da Roma Termini, perche' non avevo nessuna necessita'", ha detto l'idagato alla gip Natalia Imarisio. E ha aggiunto: "Vivo per strada e i coltelli li uso per tagliare il pane o per aprire le confezioni del cibo". Poi ha riferito che era in Italia "da 7-8 mesi" e che ha vissuto "anche aiutato dalla Caritas tra Roma e Torino".  L'avvocato ha detto che per ora l'uomo "resta in carcere" e che il "fermo è stato convalidato". Quando gli atti passeranno alla Procura di Roma competente per le indagini il 24enne potrebbe essere trasferito, sempre a detta del legale, in un carcere più vicino alla Capitale. 

Il gip: "Inquietante spregiudicatezza"

Il "compendio indiziario" a carico di Aleksander Mateusz Chomiak è "possente e univoco". Anche se lui ha provato a negare di essere l'autore dell'aggressione con risposte "perfettamente lucide", ma "generiche, contradditorie" e inverosimili. E' quanto ha scritto il gip Natalia Imarisio nell'ordinanza con cui ha convalidato il fermo disponendo la custodia cautelare in carcere per il giovane polacco. Il gip ha inoltre scritto che il 24enne ha agito con "inquietante spregiudicatezza". Ma che l'aggressione non è motivata a un'apparteneza nazionale, etnica o religiosa della vttima. "Nonostante la parte offesa in ospedale abbia comprensibilmente (in mancanza del benche' minimo elemento di conoscenza con l'indagato, in sostanza di alternativi validi moventi per un attto tanto grave) ipotizzato che l'aggressione potesse essere scatenata dalla sua nazionalita' israeliana (desumibile dalle scritte in ebraico sulla giacca da lei indossata in spalla). Invero, il dato (trattasi di scritta di pubblicita' commerciale) non pare di evidenza tale da poter essere vistosamente e prontamente collegato da una persona media a un'appartenenza nazionale, etnica o religisa". Per quesoa definisce "corretta" la scelta di non contestare l'aggravante dell'odio razziale.

Il pm: "Pericoloso, potrebbe colpire ancora"

Non ci sono documenti clinici che dimostrino problemi psichici, ma è un individuo "socialmente pericoloso e potrebbe colpire ancora". Allo stato quello che è accaduto è un atto privo di motivazione: non ci sono aggravanti razziali, neonaziste o con finalità terroristiche per il pm Enrico Pavone che avava chiesto la convalida del fermo al gip Natalia Imarisio. Per la Procura si tratta, almeno per ora, del gesto di uno squilibrato, di un fantasma che si aggirava per l'Europa.  Nell'ordinanza, Imarisio sottolinea di aver ravvisato una inclinazione "alla violenza" e una "inquietante spregiudicatezza, non solo nella scelta della vittima - una giovane donna sola - ma anche nella commissione del fatto in un luogo pubblico e certamente presidiato da sistemi di videosorveglianza, oltre che da controlli diretti delle forze dell'ordine".

Tre coltelli nello zaino

Nello zaino del 24enne polacco sono stati trovati due coltelli da cucina da circa 20 centimetri e un taglierino un po' più piccolo. "Vivo per strada e i coltelli li uso per tagliare il pane o per aprire le confezioni del cibo", si è giustificato il 24enne. Si tratta di armi su cui ora gli investigatori svolgeranno analisi alla ricerca di tracce ematiche della vittima, ancora ricoverata in ospedale. Le prime ipotesi è che il giovane potrebbe essersi liberato dell'arma, forse un coltello un po' più piccolo con cui ha infierito sulla sua vittima, scelta a caso. L'uomo aveva in tasca un verbale rilasciato dalla polizia stradale all'esito di un controllo risalente a un mese fa. Verbale che l'uomo ha consegnato ai carabinieri a conferma della propria identità.

La mamma di Abigail: "La fine di un incubo"

"Sta meglio, è una ragazza forte" ma preferisce affrontare questo momento "stretta nell'abbraccio delle persone più care", e per lei l'arresto di Aleksander Mateus Chomiak "è la fine di un incubo". Queste le parole che la madre di Abigail Dresner, la giovane ferita da Chiomiak e ricoverata al Policlinico Umberto I di Roma, ha detto a una cronista del Tg1. 

Riconosciuto e bloccato

E' stata una coppia di carabinieri liberi dal servizio, marito e moglie, a riconoscere e bloccare il giovane clochard polacco considerato l'aggressore della turista israeliana accoltellata nella stazione Termini di Roma il 31 dicembre scorso. Appena saliti sul treno per Brescia, Filippo Consoli Nicoletta Piccoli hanno riconosciuto l'uomo e, prima che riuscisse a fuggire, lo hanno bloccato e chiamato i rinforzi. Fondamentali il berretto e le scarpe, Chomiak era  vestito di nero con gli stessi abiti con cui appare nelle immagini dell’accoltellamento davanti alle biglietterie automatiche di Termini. Con se aveva ancora anche lo stesso sacchetto di plastica azzurro in cui aveva riposto il coltello dopo l'aggressione. I due militari saranno invitati in Regione Lombardia. "Complimenti e soprattutto grazie. Inviterò questi due carabinieri in Regione per stringergli la mano" ha scritto su Facebook il governatore Attilio Fontana. La loro è "l'ennesima conferma - ha aggiunto - della serietà e della professionalità delle nostre Forze dell'Ordine".

Filippo Consoli: "Così ho riconosciuto e bloccato l'aggressore"

L'aggressione

L'aggressione era andata in scena verso le 21.30 della sera dell'ultimo dell'anno, quando aveva sorpreso la vittima mentre acquistava un biglietto alle macchinette automatiche e l'aveva colpita con tre fendenti. Per poi fuggire. Non è escluso che la turista - che ha raccontato di non conoscere l'aggressore - possa essere stata pedinata dall'uomo, che aveva raggiunto Termini poco prima a bordo di un autobus della linea 714. La donna è L'aggressione era stata ripresa da una telecamera a circuito chiuso dello scalo ferroviario romano, che aveva catturato tutti gli attimi del blitz. Da quel momento era scattata la caccia all'uomo, terminata il 3 gennaio con i carabinieri che hanno riconosciuto il ricercato con ogni probabilità proprio grazie a quei frame.