Turismo, affari d’oro solo per pochi "Condizioni di lavoro da fame"

L’appello dei sindacati: chiediamo un incontro con Comune e Prefettura

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I flussi turistici a Milano superano i livelli pre-Covid, gli alberghi registrano il tutto esaurito e "le tariffe delle camere sono salite del 20-25%". Le condizioni di lavoro nel settore, però, sono in continuo peggioramento, soprattutto per chi si occupa dei servizi in appalto di pulizia delle camere e delle strutture. Una situazione denunciata dai sindacati di base Cub e Cobas, che hanno chiesto un incontro a Federturismo e Federalberghi coinvolgendo anche la Prefettura, il Comune di Milano e la Regione Lombardia. "Continuano infatti cambi di appalto con sostituzione dei Ccnl del Turismo con Multiservizi e contratti pirata – denunciano –. Continua l’imposizione di minutaggi restrittivi per la pulizia delle camere, con continui errori in busta paga e senza il corretto riconoscimento di tutte le ore di supplementare e straordinario svolte. Malattie non retribuite, mancata registrazione delle timbrature, gestione arbitraria di permessi retribuiti e ferie, pressioni sulle lavoratrici in maternità, assenza di formazione, scarsa attenzione ai problemi della salute e della sicurezza". E la difficoltà nel trovare personale da parte delle aziende "sta causando una carenza strutturale di organico e un aumento costante dei carichi di lavoro" per chi resta in servizio.

A.G.

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