Milano, sottopasso stazione Centrale: "Tunnel in ostaggio dei clochard"

Via Lumìere, danneggiata la Yaris di un pensionato: ormai è impossibile parcheggiare lì

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di Marianna Vazzana

"Ho sistemato io alla bell’e meglio la mia macchina. Ho tirato su il paraurti ammaccato usando lo scotch e ho incollato il faro rotto. Per ora mi arrangio così. La porterò dal carrozziere appena potrò; ho già calcolato qualche centinaio di euro di danni. Ma possibile che non si possa più neppure parcheggiare la macchina in strada? Io di certo non la lascerò più sotto il tunnel della stazione Centrale, in corrispondenza di via Fratelli Lumière". A rivolgersi al Giorno è Carlo Pontiroli, pensionato di 70 anni, che il 13 aprile ha trovato la sua Yaris danneggiata. "Forse le conseguenze di una rissa scoppiata in strada? Forse un atto vandalico? Non lo so". Il dito è puntato contro la situazione di degrado che ancora, a quanto pare, è realtà tra le vie Ferrante Aporti e Sammartini: i tunnel, non è una novità, diventano meta di senza dimora e disperati che periodicamente vengono allontanati dalla polizia locale e invitati a recarsi nei dormitori o nelle strutture di accoglienza. Di interventi ce ne sono stati a decine. "Ma poi torniamo sempre punto a capo – lamenta il cittadino –. Sotto i tunnel bivaccano da parecchio tempo persone che fanno uso di alcolici e usano le gallerie come latrina. Io mi sono azzardato a parcheggiare un giorno solo la macchina lì sotto e mi sono ritrovato il veicolo danneggiato. Visto che il Comune ha tracciato le strisce blu, quindi la sosta regolamentata a pagamento per i non residenti, a mio avviso deve intervenire per fermare questo degrado e far sì che i cittadini possano usufruire del servizio in sicurezza. Trascorsi i giorni, il tunnel è nelle stesse condizioni: vedo bottiglie di birra rotte, resti di cibo sparsi ovunque e persone che bivaccano tranquillamente". L’uomo ha sostato in quel punto tra martedì 12 e mercoledì 13 aprile.

"Di solito non parcheggio mai su quelle strisce, perché casa mia non è proprio a due passi da quegli stalli. Ma siccome non ho trovato un altro posto libero, ho deciso di sostare. Non l’avessi mai fatto". Dopo il danno, spiega di aver reso l’auto "almeno utilizzabile, usando lo scotch e ingegnandomi. Mi serve per sbrigare le commissioni quotidiane, è una comodità. Ma finché il Comune non interverrà a riportare sicurezza non mi azzarderò più a parcheggiare lì sotto. E non devo essere il solo, perché di veicoli in sosta, effettivamente, ne vedo sempre pochi".

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