Milano, comprano Rolex da 30mila euro con 189 banconote false. Truffa sventata dai vigili

Padre e figlio sono stati denunciati dagli agenti Nucleo reati predatori della polizia locale

Il Rolex Tiffany 41 e i soldi falsi

Il Rolex Tiffany 41 e i soldi falsi

Hanno cercato di comperare un Rolex da 30mila euro pagandolo con banconote false, ma non avevano fatto i conti con gli agenti di polizia locale che hanno sventato la truffa.

Il tentativo di truffa risale allo scorso 30 ottobre, ma i dettagli sono stati resi noti solo oggi, gli agenti del Nucleo reati predatori della Polizia locale hanno sventato una truffa perpetrata ai danni di un venditore di Rolex da parte di due persone di origine slava, T.D. 40 anni e D.L. 20 anni, entrambi indagati a piede libero.

La questione comincia alcuni gironi prima quando il signor B.O. pubblica, su un noto sito web svizzero specializzato in orologi di pregio, l’annuncio per la vendita di un Rolex modello Tiffany 41 mm al prezzo di 30mila euro.

Immediatamente viene contattato da un sedicente collezionista ma le modalità di incontro proposte lo insospettiscono. Pertanto decide di rivolgersi alla Polizia locale che, già nell’estate del 2021, aveva seguito le indagini per una truffa - chiamata in gergo ‘rip deal’ - di cui era stato vittima. 

Gli agenti del Nucleo reati predatori si accordano con il venditore per seguire lo svolgimento della compravendita, intervenendo in caso di necessità: l’incontro viene fissato presso un bar del centro commerciale 'il Portello', a pochi tavoli di distanza e fuori dal locale c'è anche la polizia locale.   

Il compratore arriva puntuale insieme ad un’altra persona che, invece di accompagnarlo al bar, resta alla guida dell’auto parcheggiata con il motore acceso. Sale l’allerta.  

Inizia la trattativa. L’acquirente si presenta come David Goldman e, senza troppi convenevoli, chiede di vedere l’orologio e le garanzie di autenticità e proprietà. Quindi estrae dal sacchetto di un negozio una bustina in tessuto e la porge al venditore, chiedendogli con sollecitudine di consegnare il Rolex e senza dargli il tempo di controllare le banconote da 200 euro.  

L'acquisto volge alla conclusione, lo scambio è avvenuto. A questo punto gli agenti seduti al tavolo si qualificano, identificano l’acquirente come T.D., e non certo David Goldman, e alla guida dell’auto il figlio, D.L. Il sacchetto di carta, ancora nelle mani del compratore, contiene 189 banconote da 200 euro ma soltanto due biglietti sono autentici, i restanti 37.400 euro risulteranno falsi. 

Dagli accertamenti effettuati è emerso che a carico degli indagati vi sono numerosi precedenti per fatti analoghi e reati contro il patrimonio. 

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