Milano, acquisti veri col reddito di cittadinanza falso: un arresto e 232 persone nei guai

Il titolare di un internet point simulava acquisti con la carta del reddito dietro commissione: 232 persone segnalate alle Procure, il 90% di origine somala

Incassava il credito del reddito di cittadinanza da persone che non avevano i requisiti e dava loro in cambio denaro contante, da cui tratteneva una commissione del 15%. Una truffa durata più di due anni architettata dal titolare di un internet point milanese: l’uomo, di origine bengalese, è stato arrestato mercoledì con l’accusa di riciclaggio continuato e abusiva attività di prestazione di servizi a pagamento. Ora è agli arresti domiciliari.

Le indagini erano iniziate a febbraio 2021, nel corso di un monitoraggio sull’indebita percezione del reddito di cittadinanza. I carabinieri avevano notato che numerosi cittadini della Somalia residenti in Italia effettuavano anomali e ricorrenti acquisti con la carta del reddito di cittadinanza – che non avrebbero dovuto percepire – presso un esercizio commerciale di telefonia di Milano.

L’investigazione effettuati a carico del gestore dell’internet point, condotta anche attraverso l'esame di tabulati telefonici e le intercettazioni, hanno rilevato che a partire da ottobre 2020 il titolare dell’attività avrebbe consentito di monetizzare il beneficio economico del reddito di cittadinanza concesso a cittadini privi dei requisiti, i quali gli versavano l'intero credito della carta mediante versamenti senza causa sul pos. In cambio, l'esercente consegnava loro somme in contanti, trattenendo su ogni transazione eseguita una percentuale del 15%. In questo modo veniva nascosta la provenienza illecita del denaro.

L’internet point, che commercializza anche altri beni, aveva registrato in un solo anno un incremento delle transazioni pos pari a 215mila euro in più, passando da un incasso su base mensile di 1460 euro a circa 23.450 euro (+1600%).

Complessivamente, 244 persone sono state coinvolte nelle indagini, mentre le persone che hanno usufruito di questo servizio senza avere diritto al reddito di cittadinanza sono state 232 e sono state deferite alle procure di Milano, Cosenza, Bergamo, Roma, Brescia, Como e Torino per i reati di falsa attestazione del possesso dei requisiti per la corresponsione del beneficio reddito e di truffa aggravata. Tutti sono extracomunitari ed in particolare, 210 (il 90%) di nazionalità somala.

I restanti 12 soggetti, in possesso dei requisiti, sono stati segnalati all'Inps per l'indebito utilizzo del beneficio. Le somme riciclate dall'esercente ammontano a circa 213mila euro, mentre l'indebita percezione in danno dello Stato da parte degli indagati è stata quantificata in 1.100.000 euro. Questa mattina, i carabinieri hanno anche proceduto al sequestro per equivalente della somma illecitamente accumulata dall'indagato, che è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

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