Truffa diamanti: le banche patteggiano, a processo la società Intermarket Diamond Business

Prezzi gonfiati, contestati profitti illeciti per quasi 500 milioni di euro. Alla sbarra anche dieci persone, stralciata la posizione di Unicredit

Truffa dei diamanti

Truffa dei diamanti

Milano - Banco Bpm e Banca Aletti hanno patteggiato, Unicredit e i suoi dipendenti sono stati stralciati e mandati per competenza a Trieste, mentre una decina di persone e una società sono stati rinviati a giudizio. Si è concluso così davanti al gup, ora giudice in corte d'Appello, Manuela Scudieri il procedimento, in fase di udienza preliminare, per la presunta maxi truffa sulla vendita di diamanti a prezzi gonfiati. Procedimento che già qualche settimana fa è stato sfoltito dallo stesso giudice che, con il trasferimento a Roma, Siena e Verona di una ottantina di posizioni, oggi si è pronunciato su 22 indagati.

Riguardo ai patteggiamenti, Banco Bpm si è visto accogliere la pena concordata con il pm Grazia Colacicco, ossia una sanzione pecuniaria di 240mila euro e una confisca di 293 mila euro, mentre Banca Aletti ha versato solo una sanzione di 56mila euro. Il gup ha ulteriormente dato una sforbiciata al numero degli imputati, accogliendo l'eccezione di incompetenza territoriale sollevata dalle difese: atti a Trieste per Unicredit e i suoi dipendenti. "Siamo soddisfatti, ma moderatamente - ha dichiarato l'avvocato Giuseppe Iannaccone, uno dei legali dell'istituto di credito - perché questa è un'accusa talmente infondata che dovremmo attendere ancora per avere una sentenza di proscioglimento". Sono invece stati mandati a processo per truffa aggravata, autoriciclaggio e corruzione tra privati 10 persone e la società Intermarket Diamond Business. Il dibattimento si aprirà il prossimo 30 giugno davanti alla prima sezione penale del tribunale milanese.

L'indagine aveva accertato presunti profitti illeciti per quasi 500 milioni di euro ai danni di migliaia di investitori, tra cui anche clienti vip come Vasco Rossi (episodio prescritto e quindi archiviato). Per l'accusa, i diamanti venivano vendutia prezzi gonfiati a clienti ignari con la presunta complicità degli istituti di credito, tra cui anche Intesa Sanpaolo che ha patteggiato tempo fa.