Truffa dei diamanti, si allungano i tempi per i risarcimenti: in 19mila nel limbo

Tutto congelato fino a ottobre

Tra le persone  che hanno investito nelle pietre preziose anche la rockstar Vasco Rossi

Italian singer-songwriter Vasco Rossi performs on stage at Olimpico Stadium in Rome, Italy, 11 June 2018.

Milano, 26 aprile 2019 - Oltre 19mila investitori con il fiato sospeso dopo il fallimento della società milanese Intermarket Diamond Business (Idb) al centro dell’affaire dei diamanti che sarebbero stati venduti a prezzi gonfiati con l’intermediazione di istituti di credito, fino a quando la bolla è scoppiata. Fino a ottobre non sapranno con certezza se le pietre preziose esistono ancora o si sono volatilizzate: circostanza dalla quale dipende anche lo sblocco dei risarcimenti da parte della banca che ha ancora in corso le conciliazioni. Tra le vittime del sistema, al centro di un’inchiesta della Procura di Milano per il reato di truffa, tanti piccoli risparmiatori che si sono fatti attrarre dal miraggio di bassi rischi e alti rendimenti solo sulla carta, e anche vip come Vasco Rossi e Federica Panicucci.

Visto l’alto numero di domande presentate (19mila persone hanno chiesto la restituzione dei diamanti acquistati e lasciati in custodia alla società) è stata fissata un’udienza per il prossimo 21 ottobre a Milano, per analizzare le istanze. Entro il 5 ottobre il curatore del fallimento Idb dovrebbe fare chiarezza sull’esistenza delle pietre e sulle modalità della restituzione. Prima di quella data nessuna informazione: il curatore ha chiesto di «non telefonare e non inviare ulteriori email». C’è ancora tempo per farsi avanti, perché non ci sono termini di decadenza per chiedere la restituzione dei beni in custodia.

Dall'esistenza delle pietre dipende anche lo sblocco dei risarcimenti non ancora erogati, congelati almeno fino a ottobre. «L’istituto di credito Bpm ha ripreso le conciliazioni e questa è una notizia positiva», spiega Carmelo Benenti, presidente di Federconsumatori Milano, associazione che sta seguendo contenziosi con al centro diamanti per un valore complessivo di due milioni di euro. «Noi in questa fase consigliamo di tentare la conciliazione - prosegue - perché le cause hanno un esito troppo incerto e i tempi sono troppo lunghi». In ogni caso chi ha investito in diamanti, anche nella migliore delle ipotesi, perderà parte del denaro. A seconda dei casi le banche offrono un risarcimento che oscilla tra il 40 e il 60%. A questo si aggiunge il valore del diamante. La perdita oscilla tra il 20 e il 30% del denaro investito, in alcuni casi i risparmi di una vita messi sulla roulette dei diamanti.

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