Le aziende hanno "fame": studenti arruolati ancora prima del diploma

La tendenza all'istituto tecnico è positiva: in tanti trovano subito lavoro

Laboratorio tecnico

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Milano, 20 febbraio 2021 - «Il 50 per cento dei nostri ragazzi continua gli studi e si iscrive all’università. L’altro 50% trova subito lavoro, senza difficoltà". Spesso ancor prima di diplomarsi. Succede all’istituto tecnico-economico Cremona-Zappa, che ha anche la specializzazione informatica. Accade così che in lista d’attesa ci siano aziende e studi professionali, e che l’offerta di lavoro superi di gran lunga il numero di candidati. "Quest’anno c’è stato un aumento della liceizzazione, il tecnico è stabile, apriremo tre classi", spiega Bruna Baggio, preside del Cremona, alla guida anche di uno dei licei scientifici in cui si sono registrati più esuberi. "Il clima di incertezza complessivo forse ha inciso, le famiglie hanno spinto sul liceo scientifico pensando che apra un numero maggiore di strade – sottolinea –. Ma le prospettive al tecnico ci sono eccome e bisogna rispettare gli interessi e le attitudini dei ragazzi. Serve un’azione congiunta perché l’istruzione tecnica è fondamentale e va rilanciata".

Si cercano neodiplomati anche alle porte dell’istituto Feltrinelli, che oltre al liceo scientifico ha un ventaglio di indirizzi tecnici, tra cui il chimico e delle biotecnologie ambientali e il maccanico-meccatronico: "Il mercato del lavoro è sensibile ai due indirizzi – conferma la preside Maria Rita Donadei –. I sistemi produttivi nei loro processi utilizzano componenti elettroniche integrate a sistemi meccanici e informatici con una attenzione agli impatti ambientali finalizzati alla prevenzione, “cura” e conservazione dell’ambiente. Ecco quindi la necessità di avere figure professionali preparate nel settore". Tra i diplomati del Cattaneo di piazza Vetra, il 70% dell’indirizzo “Cat“ (ex geometri) continua gli studi in università e il 30% decide di entrare nel mondo del lavoro. Nell’indirizzo di amministrazione finanza e marketing il 60% sceglie l’università, il 40% la professione. "Le aziende ci chiamano spesso per chiedere contatti di ex studenti – spiega la dirigente scolastica Maria Rizzuto – ma al momento tutti quelli che non hanno proseguito gli studi hanno già un lavoro da tempo. E sempre più studenti scelgono anche la formula lavoro-università per essere più indipendenti e mantenersi a Milano".

Il tema del rilancio dei tecnici e dei professionali (che quest’anno hanno perso ancora più studenti) passa dall’orientamento durante le scuole medie e dalla riscoperta di profili professionali. "Serve un campus su Milano per spiegare l’offerta formativa tecnica – ribadisce la preside del Cattaneo –. Le famiglie sono spesso trascinate dalle mode, da pregiudizi, ma poi si scontrano con l’insuccesso scolastico nei primi due anni. Non ci sono scuole di serie A e di serie B, cambiano le competenze e le attitudini".  

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