Troppe nutrie, via all’abbattimento

Il sindaco Maietti: "Stanno distruggendo l’habitat e le specie autoctone"

Nutrie

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Decine di esemplari, i più grossi sono lunghi mezzo metro e pesano 6 chili, si sono avvicinati alle case di via Mazzini e di via De Gasperi, provocando la protesta dei residenti, e Rodano corre ai ripari: abbatterà le nutrie che ormai infestano il piccolo centro della Martesana.

"Stanno distruggendo l’habitat e le specie autoctone – spiega il sindaco Roberta Maietti – contenerle è un scelta necessaria per preservare l’equilibrio ecologico e non creare altri problemi agli agricoltori e alle famiglie costrette a conviverci".

"Le tane scavate nei fossi causano danni all’irrigazione e favoriscono gli smottamenti delle strade – conferma Fabio Cologni, portavoce del Wwf Le Foppe di Trezzo –. La colpa è sempre dell’uomo, ma i castori di palude sono in cima alla lista nera delle specie invasive e alla fine per la castrazione chimica servirebbero soldi che non ci sono. La verità è che da 30 anni in questa Regione manca un Piano faunistico, lo strumento cruciale che, partendo dall’analisi dello scenario, dovrebbe stabilire ad esempio quanti stambecchi sono sostenibili, quanti galli forcelli e invece non c’è niente di tutto questo".

"A farsi carico dell’eradicazione delle nutrie con le trappole sarà Città metropolitana che ci ha seguito in tutto il percorso - dice il primo cittadino –. Il problema è emerso a inizio anno dopo la pulizia della boscaglia al fontanile Paradiso. Gli animali hanno cominciato ad avvicinarsi ai palazzi alla ricerca di cibo e sono scattate le lamentele".

L’ufficio ecologia del Comune è intervenuto subito e l’ex provincia ha confermato che si sarebbe occupata direttamente della disinfestazione.

"La capacità di riproduzione della specie è fra le più precoci, le femmine a tre mesi sono adulte", ricorda Cologni.

Le operazioni cominceranno a fine mese.

Barbara Calderola

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