Triennale, più giovani e stranieri: 60mila visitatori in un mese e mezzo

Grande successo per la 23esima Esposizione Internazionale: "Milano si conferma luogo di grande attrattività del turismo internazionale"

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Milano, 5 settembre 2022 - C’è chi, appena rientrato dalle vacanze, si è goduto la città, gironzolando fra parchi e musei. E la Triennale resta, in questa ripresa settembrina, l’istituzione culturale preferita da stranieri (la maggioranza in agosto, sono andate a ruba le guide in inglese!) e under 30. Lo dicono gli ultimissimi dati: dal 15 luglio, giorno di apertura della 23esima Esposizione Internazionale, sino a fine agosto sono stati oltre 60.653 i visitatori che hanno varcato la soglia della Triennale, per fare questo affascinante viaggio (dal titolo Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries ) in mondi sconosciuti.

Ed eccoli, milanesi e turisti, tutti disciplinatamente in coda: manca poco all’apertura delle 11, e che l’avventura abbia inizio fra Padiglioni nazionali, visite guidate, mostre tematiche e progetti speciali. C’è solo l’imbarazzo della scelta, l’offerta è vasta, ad esempio un gruppo privilegia la mostra "Il corridoio rosso", ritrovandosi catapultato in un interno di una casa borghese del primo Novecento, un progetto di Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa con l’allestimento di Margherita Palli, dove il mistero si cela "dietro ogni porta e si percorre anche l’altalena della storia, da Leonardo da Vinci sin verso i pittori dell’immaginario".

Una mamma (straniera) trascina la bimba davanti al celebre Automa Settala, il demone in legno con parti mobili, appartenuto a Manfredo Settala, canonico di San Nazaro e appassionato collezionista di mirabilia: lo usava per sorprendere sino allo spavento i suoi ospiti, grazie a un raffinato meccanismo che metteva in moto occhi, lingua e testa. L’effetto, ancora oggi, è assicurato, anche se il meccanismo è fermo, e la bambina non gradisce. Due amiche invece puntano direttamente al Padiglione dei Paesi Bassi, c’è una visita guidata (da giovedì a domenica anche in inglese, vale per tutti i padiglioni).

E in effetti merita, si è guadagnato il primo premio per c ome hanno sviluppato il tema "Ci siamo incontrati? Umani e non umani su un terreno comune", perchè spiega Jessica Murano, la guida-ricercatrice universitaria della Bicocca che accoglie i visitatori, "per affrontare la crisi ambientale davanti alla quale si trova il pianeta oggi occorre cambiare radicalmente l’idea che la terra esista solo in funzione dello sfruttamento da parte degli esseri umani". È anche una mostra "tattile", una volta nel Padiglione si calpesta un terreno di conchiglie, "è un organismo vivente"; la guida invita anche a fare un "bagno nella foresta", infilando la testa in una sorta di "quadro", dove si sente profumo di boschi e suoni idilliaci ma poi richiama anche l’attenzione su uno dei progetti, una fattoria rigenerativa nei territori agricoli dell’est dell’Olanda, una sorta di splendida macchina mobile per 83 galline che razzolano felici cambiando territorio, per evitare l’inquinamento del terreno.

Anche le installazioni realizzate da Francis Kéré sulle immagini e le voci del continente africano conquistano il pubblico. Stefano Boeri, presidente di Triennale non nasconde la soddisfazione: "Il numero importante di visitatori ottenuto fino ad ora non è solo la conferma del successo della 23esima Esposizione ma è la conferma del successo di Milano come luogo di grande attrattività del turismo internazionale. Puntiamo ora a raggiungere un record di 350/400.000 visitatori all’11 dicembre giorno di chiusura dell’Esposizione". Le premesse ci sono. La precedente edizione dell’Esposizione internazionale “Broken Nature: Design Takes on Human Survival” totalizzò in sei mesi 281.425 visitatori. Infine, qualche dato su Triennale Estate, il programma che termina ad ottobre: da maggio ad oggi sono stati oltre 91mila gli accessi in Giardino.

 

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