I roghi in treno? Effetto della noia

Milano, i due piromani del sabato e l’intuizione chiave della security: la certezza dei raid seriali smentisce l’ipotesi dei vandali casuali

Vigili del fuoco spengono incendio in un treno

Vigili del fuoco spengono incendio in un treno

Milano, 23 marzo 2018 - Benedetta security. Invocati come soluzione ai pericoli della criminalità sui treni, accusati di essere pochi o inefficaci, i vigilantes schierati da Trenord questa volta sono stati la chiave di volta per scoprire l’attività dei due piromani del sabato. Solo grazie a loro è stato possibile collegare gli episodi che apparivano slegati fra loro e inchiodare alle proprie responsabilità i due autori dei quattro raid incendiari avvenuti sulla stessa linea da dicembre a marzo. Il sondriese di 52 anni e l’amico, 21 anni di origine romene ma residente nel Lecchese, sono stati sorpresi dalla Polfer il 17 marzo mentre davano fuoco al quadro elettrico di una delle carrozze del Tirano-Milano, mentre viaggiava fra Greco e Centrale.

I due sono stati solo denunciati per tentato incendio doloso. Alle spalle non una carriera criminale di spessore, ma un identikit da sbandati. Di loro si sa al momento che ogni sabato prendevano lo stesso treno, il regionale 2565, diretti a Milano. L’ipotesi per ora è quella che si spostassero per accattonaggio, magari per qualche traffico. Non si sa se i due si siano conosciuti in viaggio, come pure pare probabile. Di certo, insieme, hanno deciso di organizzare il diversivo di un rogo in carrozza, forse per godersi lo spettacolo a distanza di sicurezza. La tecnica era rodata: il momento preferito per agire era quello della sosta lungo la banchina. La stessa composizione di carrozze, sotto il codice 2565 arriva in Centrale alle 13.40. Si svuota dei viaggiatori e del personale e attende le 14.20 per ripartire diventando il regionale 2564.

Quaranta minuti di tranquillità, nei quali sabotare un quadro elettrico, aperto con la chiave a croce e i guanti, e al quale dare fuoco con la diavolina e fazzoletti intrisi di liquido combustibile. Stesso sistema usato sabato 9 dicembre, quando due carrozze furono divorate dall’incendio. Le repliche, invece, si sono registrate il 13 gennaio, il 17 febbraio e il 17 marzo. Sempre di sabato. Se durante l’ultimo blitz, sotto gli occhi degli agenti Polfer, sono stati fermati, nei due precedenti casi, a intervenire per evitare conseguenze peggiori per viaggiatori e vetture sono stati proprio i vigilantes ingaggiati dall’azienda ferroviaria.

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