Treno deragliato a Pioltello, vertice con Rfi. I sindaci: "Ora treni più sicuri"

Piove ancora sui reperti sequestrati e per l’inchiesta sul disastro ferroviario servono tempo e soldi

Disastro ferroviario a Pioltello, i soccorsi (Newpress)

Disastro ferroviario a Pioltello, i soccorsi (Newpress)

Pioltello, 3 maggio 2018 - InfiltrazioniI d’acqua nel capannone Rfi dello scalo di Greco. I reperti del disastro ferroviario di Pioltello, già arrugginiti in alcuni punti, rischiano danni irreparabili. Per questo la Procura di Milano è alla ricerca di un luogo dove spostare e mettere al riparo dalla pioggia il materiale sotto sequestro - tra cui la sezione di binario con il giunto che si è spezzato e parte dei carrelli del treno deragliato - al vaglio dei consulenti al lavoro per accertare le cause dell’incidente, nell’ipotesi di carenze da parte di Rfi nella manutenzione della rotaia nel “punto zero”, dove il convoglio partito da Cremona è uscito dai binari. Un’operazione che rischia di far lievitare tempi e costi. Lo spostamento è necessario anche perché gli accertamenti non sono conclusi. Per la complessità delle operazioni tecniche è stata concessa una proroga di trenta giorni, ma probabilmente ne serviranno altre, per il deposito (previsto per la fine di aprile) della relazione degli esperti nominati dalla Procura di Milano per fare luce sulle cause dell’incidente ferroviario che, lo scorso 25 gennaio, ha provocato tre morti. 

 Garanzia degli standard di sicurezza, investimenti per potenziare la linea ferroviaria e maggiore puntualità dei treni. Dopo il tragico incidente di Pioltello dello scorso 25 gennaio, costato la vita a tre persone, l’attenzione resta massima e i sindaci della tratta Cremona-Treviglio lo hanno ribadito ancora una volta nell’incontro con i rappresentanti di Rfi che si è tenuto ieri a Milano. Sono ancora tanti i nodi da sciogliere per un servizio che continua a far discutere. Al vertice, insieme a una rappresentanza del Comitato Pendolari, hanno partecipato i primi cittadini di Crema, Caravaggio, Capralba, Casaletto Vaprio, Olmeneta, Madignano, Castelleone, Soresina e Pieranica.

Tutti uniti per tutelare chi sale sui treni ogni giorno per andare a scuola o al lavoro. «Gli standard di sicurezza non sono stati potenziati dopo la strage - dice il sindaco di Caravaggio, Claudio Bolandrini -. Rfi ha spiegato di ritenerli adeguati, con un doppio livello di presidio e 90 unità operative dedicate ai sopralluoghi e alla manutenzione dei binari. Sono stati confermati anche i soldi, nel biennio 2019-2020, per l’ammodernamento dell’infrastruttura». Come già accaduto con Trenord, i sindaci hanno poi chiesto alla società di mettere nero su bianco gli interventi futuri: «Riteniamo giusto - continua Bolandrini - avere una relazione dettagliata per capire cosa si intende fare nei prossimi mesi. Nessuno mette in dubbio la buona fede di Rfi, ma è una questione di trasparenza e tranquillità soprattutto nei confronti dei pendolari». Altro tema caldo della riunione è stata la gestione dei ritardi e la conseguente perdita delle coincidenze: «Capiamo che non è un problema di facile soluzione, ma continuiamo ad assistere a un rimbalzo di responsabilità fra Rfi e Trenord - conclude il sindaco di Caravaggio -. Almeno abbiamo strappato l’impegno di Rete Ferroviaria Italiana a ridurre le limitazioni sulla linea dopo l’incidente di Pioltello. A breve la circolazione dovrebbe tornare alla normalità». Per migliorare il servizio, fondamentale sarà anche il ruolo di Regione Lombardia. Per questo motivo i rappresentanti dei Comuni della tratta Cremona-Treviglio hanno chiesto con una lettera indirizzata al Pirellone un incontro con l’assessore ai Trasporti Claudia Terzi.

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