Treno deragliato a Pioltello, via il dirigente Rfi

Trasferito a Roma il manager indagato. Sicurezza, dura lettera dell’Ansf all’azienda

Il treno deragliato a Pioltello

Il treno deragliato a Pioltello

Treviglio, 24 aprie 2018 - Rfi, l'azienda del gruppo Ferrovie dello Stato che cura l’esercizio dei binari, deve garantire «un monitoraggio continuo» e il rispetto dei tempi sulla revisione del piano di manutenzione e sulla nomina di un Verificatore indipendente di sicurezza. Devono essere rispettate puntualmente, in sostanza, le prescrizioni dell’Agenzia nazionale della sicurezza ferroviaria (Ansf) dopo l’incidente di Pioltello, che lo scorso 25 gennaio ha provocato 3 morti e 46 feriti. È l’ultimo passaggio di uno scambio di lettere tra l’agenzia che vigila sulle misure per garantire gli standard dei treni italiani e la società, indagata assieme a Trenord per il deragliamento.

Intanto uno dei dirigenti Rfi indagati per disastro ferroviario colposo, omicidio colposo e lesioni nell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e dai pm Maura Ripamonti e Leonardo Lesti, l’allora responsabile produzione per la Lombardia Vincenzo Macello, è stato destinato a un altro incarico a Roma, come responsabile dell’Ufficio risorse umane. «Si tratta di una decisione già presa a dicembre 2017 - fa sapere Rfi - non collegata con l’incidente di Pioltello. Rientra nel normale avvicendamento dei dirigenti della società». 

Il carteggio Ansf-Rfi ha avuto inizio lo scorso 19 febbraio, quando è arrivato sul tavolo dell’amministratore delegato di Rfi un documento dell’agenzia con un formale richiamo a modificare il metodo di lavoro sulla manutenzione, dopo che è venuta alla luce l’anomalia della zeppa di legno infilata sotto il giunto in cattivo stato per impedire che la rotaia battesse sulla massicciata al passaggio dei treni. Proprio sopra quel giunto la mattina del 25 gennaio si è staccato un pezzo di rotaia di oltre 20 centimetri, e il convoglio è deragliato. L’Ansf, diretta dall’ingegner Amedeo Gargiulo, aveva ventilato anche il rischio per Rfi di una perdita dell’autorizzazione alla gestione della rete ferroviaria.

La risposta della società del gruppo Fs non si è fatta attendere. Dallo scambio di lettere riservate emerge l’ok alle prescrizioni dell’agenzia, la fissazione di una tempistica «di medio e breve termine» per la revisione del piano di manutenzione e l’avvio di una gara per la nomina del Verificatore indipendente di sicurezza, una figura “terza” incaricata dei rilievi e delle valutazioni. Promesse e tempi certi sui passi da compiere. Per evitare il rischio che gli intenti restino solo sulla carta, nei giorni scorsi l’Ansf ha scritto una nuova breve lettera a Rfi: le prescrizioni vanno rispettate, e deve essere garantito «un monitoraggio continuo».

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