Treno deragliato a Pioltello, lite sulle responsabilità. Rfi: ipotesi guasto ai freni

Chiesta la valutazione di eventuali carenze nella manutenzione di Trenord

Treno deragliato tra Segrate e Pioltello

Treno deragliato tra Segrate e Pioltello

Milano, 5 febbraio 2018 - Gli accertamenti sono appena iniziati, ma si profila già uno scontro sulle responsabilità dell’incidente ferroviario che ha provocato tre morti e oltre 40 feriti. Il professor Ennio Amodio, che difende Rete ferroviaria italiana (Oltre ai vertici di Rfi e Trenord sono indagate le due società), ieri ha incontrato i pm Maura Ripamonti e Leonardo Lesti, e ha chiesto di effettuare accertamenti tecnici anche sulle ruote e sui freni del treno deragliato lo scorso 25 gennaio a Pioltello. Rilievi che, secondo l’avvocato, dovrebbero concentrarsi in particolare sul sistema frenante del terzo vagone, il primo a uscire dai binari, per verificare l’ipotesi di freni obsoleti. Se dovesse emergere un malfunzionamento dei freni o dei carrelli dei vagoni, infatti, la posizione di Rfi (responsabile della manutenzione delle infrastrutture, mentre per i convogli risponde Trenord) risulterebbe alleggerita. Al contrario, se dovesse risultare che l’incidente è stato provocato da carenze nella manutenzione dei binari, le responsabilità più gravose finirebbero per ricadere sulla società.

I consulenti nominati dalla Procura stanno valutando, infatti, la condizioni del giunto sulla rotaia “incriminata”, sotto la quale è stata anche infilata una tavoletta di legno. Sotto la lente anche altre possibili anomalie riscontrate sulla linea. Per la difesa di Rfi, però, va analizzato «lo scenario complessivo». In particolare, secondo le prime consulenze degli esperti nominati da Rete ferroviaria italiana, bisogna verificare se il sistema frenante, in particolare del terzo vagone (i primi due sono passati sulla rotaia, da cui si è staccato un pezzo di 23 centimetri, senza deragliare), fosse obsoleto rispetto ad altri freni utilizzati su convogli più moderni. Per quanto riguarda le ruote, poi, bisognerà verificare, sempre secondo la difesa di Rfi, che non si fossero “ovalizzate”, ossia usurate in un modo tale da creare delle angolature. Infine la difesa vuole capire in che forma verranno effettuati nei prossimi giorni tutti gli accertamenti tecnici, dopo la fase di rimozione del binario (tagliato venerdì scorso) e dei vagoni (operazioni partite ieri).

Le operazioni di questi giorni sono state svolte nella forma di accertamenti tecnici irripetibili, ossia alla presenza anche dei consulenti delle difese. Le fasi delle analisi specifiche sui pezzi tagliati e trasportati in un deposito potrebbero essere effettuate con la stessa modalità dell’accertamento irripetibile o anche, in ipotesi, con un incidente probatorio per cristallizzare le prove in vista di un eventuale processo. Istanza di incidente probatorio da avanzare al gip che, sempre in ipotesi, potrebbe essere formulata sia dai pm che dalle difese. Intanto gli investigatori stanno raccogliendo le testimonianze di decine di passeggeri del treno, che hanno messo a verbale le fasi drammatiche dell’incidente. 

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