Treno deragliato, pendolari: "Prima c'era rabbia, ora paura"

"Continueremo a vigilare con passione, senza mai smettere di essere critici e attenti, lo si deve alle vittime"

Treno deragliato a Pioltello

Treno deragliato a Pioltello

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Milano, 26 gennaio 2018 - Il giorno dopo la tragedia ferrooviaria di Pioltello,  la Conferenza dei Pendolari lombardi, a cui aderiscono tutte le associazioni dei viaggiatori pendolari della Lombardia, ha diffuso una nota per sottolineare che i pendolari lombardi "continueranno a vigilare con passione, senza mai smettere di essere critici e attenti, sapendo di doverlo anche alle tre vittime e ai tanti feriti di questo incidente, che sentiamo più che mai vicini, parte di una grande famiglia di viaggiatori alle prese, ogni giorno, con disagi e problemi". Le 14 associazioni ammesse alla Conferenza Regionale per il Tpl esprimono "il cordoglio più profondo alle vittime e alle loro famiglie" e auspicano che "le cause dell'incidente siano presto chiarite in ogni loro sfumatura e che si prendano tutte le misure del caso, perché una tragedia di questo tipo non si verifichi mai più sulla rete ferroviaria regionale della Lombardia, così come su tutte le altre direttrici ferroviarie italiane". 

Però, tra i viaggiatori c'è anche molta paura. "Oggi per la prima volta sono salito sul solito treno con un dubbio nuovo: ci salgo o no?", racconta un pendolare in viaggio sulla Milano-Lecco (S8) di Trenord. "Siamo abituati a tutto, cancellazioni, ritardi, freddo d'inverno e caldo d'estate, vagoni sporchi e gabinetti guasti, ma finora non avevamo mai messo in discussione la sicurezza di questi treni. Finora quando al mattino arrivava il treno era un sollievo, pensavo 'anche oggi ce l'ho fatta a prenderlò. Oggi invece non è stato così, qualche dubbio mi è venuto", dice un altro passeggero. Sul Milano-Lecco non si parla d'altro. La confidenza dell'uomo si mescola con il brusio degli altri viaggiatori, tutti si immedesimo nella tragedia di Pioltello. Il ritardo con cui anche oggi viaggia il convoglio passa in secondo piano. Molti commentano le immagini dei vagoni di traverso sui binari. Dall'altoparlante viene annunciata la stazione successiva. Il treno è in ritardo. Trenord "si scusa per il disagio".

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