Treno deragliato, nuovo sopralluogo sul "punto zero". Ecco cosa è successo

Pm e super consulenti al lavoro. Nelle prossime ore potrebbero essere iscritti nel registro degli indagati i vertici di Rfi e TreNord

Treno deragliato a Pioltello e il punto dove ha ceduto la rotaia

Treno deragliato a Pioltello e il punto dove ha ceduto la rotaia

Milano, 26 gennaio 2018 - Nuovo sopralluogo stamattina a Pioltello nel punto in cui ieri un pezzo di binario di 23 centimetri, si è staccato all’altezza di una giuntura, precipitando 20 metri più avanti e provocando il deragliamento del treno regionale Cremona-Milano, in cui sono morte tre donne, Ida Maddalena Milanesi, Giuseppina Pirri e Pierangela, mentre 46 persone sono rimaste ferite, 4 in modo grave ma non sarebbero in pericolo di vita. Il pm Maura Ripamonti e il collega Leonardo Lesti, che insieme al procuratore aggiunto Tiziana Siciliano si occupano delle indagini sul disastro ferroviario, oggi sono tornati su quello che gli investigatori definiscono il "punto zero", dove si è rotto il pezzo di binario. Solo dal "punto zero" sono visibili tracce di trascinamento, il che fa supporre che il deragliamento sia stato originato proprio dalla rottura e non che la lacerazione del binario sia conseguenza di un altro guasto. Il convoglio diagnostico di Rfi era passato sulla tratta interessata dal deragliamento lo scorso 11 gennaio, fa sapere un portavoce della società che controlla la rete di Fs. Ed era in programma la manutenzione di quel tratto e la sostituzione del pezzo saltato.

Ripresa circolazione dei treni su due binariCIRCOLAZIONE RIPRESA - Intanto dalle ore 6 di questa mattina è ripreso gradualmente il traffico ferroviario su due dei quattro binari della linea Milano–Brescia. Intorno alle 12, ha fatto sapere Rfi, la copertura delle esigenze dei mobilità dei passeggeri si attesta intorno all'80%. I ritardi eventuali sui treni del passante oscillano, in media, tra i 5 e 10 minuti, mentre sulle altre linee intorno al quarto d'ora. Rfi ritiene di ristabilire il normale traffico ferroviario tra lunedì e martedì della prossima settimana.

I FERITI - "Fortunatamente degli 80 passeggeri rimasti coinvolti nel deragliamento, stamattina ne sono stati dimessi 60. Dei 20 che rimangono attualmente ricoverati, 2 si trovano in terapia intensiva e restano ancora in prognosi riservata". Lo comunica l'assessore  al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera.

LE VITTIME - Saranno effettuate non prima di lunedì le autopsie sui corpi delle tre vittime dell'incidente ferroviario di Pioltello nell'ambito dell'inchiesta per disastro colposo ferroviario che resta a carico di ignoti.  Si tratta di tre donne diverse, uniche, unite dalla tragedia, dal filo che si è spezzato all’alba di quello che sembrava un giovedì qualunque. Pierangela Tadini, 51 anni, impiegata, viaggiava su quel treno maledetto con la sua Lucrezia, studentessa a Milano, che si è salvata. Giuseppina Pirri, 39 anni, poco prima di spirare è riuscita a telefonare a casa. Ida Maddalena Milanesi, 62 anni, di Caravaggio - medico, specializzata in radiologia, neurologia e neurologia oncologica, dirigente dello staff di radioterapia dell’Istituto neurologico Besta di Milano - era un’altra mamma, ma un po’ particolare. Madre della sua ragazza di 22 anni - che ieri mattina ha saputo della sua morte all’università mentre stava dando un esame perché vuole diventare medico come lei - e mamma anche un po’ di tutti i suoi pazienti al Besta.

I SUPER PERITI - La Procura ha nominato come consulenti l'ispettore della Polfer Angelo Laurino e gli ingegneri Fabrizio D'Errico e Roberto Lucani, i primi due si sono occupati dell'incidente di Viareggio e

Treno deragliato nel Milanese
Treno deragliato nel Milanese
il terzo di quello di Andria. Nelle prossime ore verrà affidato loro formalmente l'incarico di eseguire una perizia sull'incidente. Qualcosa di più si potrà sapere dalla scatola nera del convoglio, trovata e sequestrata ieri. Sotto sequestro anche i vagoni e la documentazione relativa alla manutenzione.  Un tassello in più per le indagini potrà arrivaere anche dalle telecamere di videosorveglianza della stazione di Pioltello che hanno immortalato l'inizio della tragedia: una lunga scia di scintille, traversine in frantumi e sassi che volano a mo’ di proiettili al padssaggio del convoglio. Nelle immagini si nota un uomo che si volta e inizia a correre terrorizzato. In sostanza, una parte del convoglio avanzava sulla massicciata, non più sulle rotaie.

I TEMPI - Per sapere la causa precisa dell'incidente ferroviario avvenuto tra Cremona e Milano bisognerà aspettare "qualche mese, perché prima andranno completate le indagini di Polizia Ferroviaria e consulenti e le analisi tecniche". A spiegarlo è Ferruccio Resta, rettore del Politecnico di Milano. "Il cedimento strutturale non si può escludere e l'infrastruttura è un elemento da indagare - continua - La rottura può avere alla base diversi fattori". La causa vera sarà possibile saperla "una volta capita la dinamica dello svio. A quel punto si potranno fare le analisi metallografiche, cioè le radiografie che permettono di capire il tipo di frattura e le cause". Probabilmente ci vorranno "alcuni mesi, perché prima dovranno terminare le indagini giudiziarie dei periti e consulenti. La Polfer e gli investigatori devono identificare dove sono finite tutte le parti dei veicoli coinvolti, e fare l'analisi dei mezzi - aggiunge Resta -. Terminata questa fase, si potranno determinare le responsabilità".

ANFS: "ROTTURA BINARIO NON EFFETTO MA CAUSA" -  "E' difficilissimo che i 23 centimetri che si sono staccati dal binario siano stati l'effetto dell'incidente. Si puo' discutere se siano stati la causa o una concausa. Questo lo capiremo solo dalle simulazioni scientifiche che andranno fatte con le perizie che ovviamente non facciamo noi". Lo ha detto il direttore dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, Amedeo Gargiulo, in un'intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, in merito all'incidente ferroviario di Pioltello. "Noi per nostra correntezza di attivita' e fatalita' - ha aggiunto Gargiulo - 15 giorni prima dell'incidente avevamo fatto una circolare agli addetti ai lavori del settore, in primis Rfi, sottolineando di avere ancora una maggiore attenzione sulle vicende della manutenzione". "Le norme europee - ha ricordato Gargiulo - che governano questo settore dicono chiaramente che la prima vigilanza e la responsabilita' sulla manutenzione e' in mano a colui che offre il servizio. E il gestore infrastrutturale e' la Rete Ferroviaria Italiana". "La tempestivita' degli interventi - ha concluso Gargiulo - ha senza dubbio un suo valore. Posso dire che gli importi finanziari dedicati a questo sono stati aumentati ma poi c'e' anche un problema di vita quotidiana, di attenzione degli addetti alla manutenzione al controllo sullo stato".

L'INCHIESTA - Aperto ieri un fascicolo per disastro ferroviario colposo, che al momento è ancora a carico di ignoti.  La Procura è in attesa delle "carte" sequestrate per cominciare a ricostruire l'esatta dinamica e procedere alle iscrizioni "tecniche" nel

Treno deragliato a Pioltello
Treno deragliato a Pioltello
registro degli indagati dei vertici, tra manager e responsabili della sicurezza, di Rete Ferroviaria Italiana, società del Gruppo  Ferrovie dello Stato responsabile della gestione della rete ferroviaria nazionale e non si esclude anche di alcuni responsabili di Trenord. Le iscrizioni sono una sorta di atto dovuto per permettere ai tecnici di Rfi e Trenord, tramite gli esperti da loro nominati, di partecipare alla super consulenza disposta dai pm per accertare con esattezza le cause del deragliamento. 

L'ESPOSTO - Con un esposto che sarà presentato oggi alla Procura di Milano, il Codacons chiede di estendere le indagini all'Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria. Al centro dell'istanza, il richiamo partito pochi giorni fa dall'ente e relativo proprio alla manutenzione della rete ferroviaria. "Apprendiamo che l'Ansf era già da tempo a conoscenza delle carenze sul fronte della manutenzione delle rotaie - spiega il Codacons - In una lettera partita 10 giorni fa e diretta alle imprese ferroviarie e ai soggetti coinvolti nella sicurezza della circolazione dei treni, l'Agenzia sottolineava 'importanti criticità manutentive dei veicoli ferroviari e dell'infrastruttura'".

TRE GIORNI DI LUTTO A PIOLTELLO -  "Ho istituito tre giorni di lutto cittadino e un minuto di silenzio nelle scuole e negli enti pubblici, non faremo altre manifestazioni perche' non voglio strumentalizzare la morte di nessuno e aspettiamo fiduciosi. La stazione e' agibile e l'80% dei treni stamattina circolava, nel giro di qualche giorno riprendera' regolarmente. Il problema e' che a lasciarci perplessi e' cio' che e' accaduto: tutti abbiamo un familiare che e' stato su uno di quei treni e tutti abbiamo la stessa paura". È la riflessione amara di Ivonne Cosciotti, sindaco di Pioltello, il paese alle porte di Milano proscenio dell'incidente ferroviario che nella prima mattinata di ieri e' costato la vita a tre persone. "Adesso bisogna capire se c'e' stato un cedimento o se sia stato un carrello- spiega- e logicamente in base alle questioni cambia completamente la dinamica". Insomma, a detta del sindaco, parlando alla 'Dire', non si puo' dire nulla se non pretendere che ci sia un'indagine della magistratura "veloce, chiara e che dia delle risposte". Poi, ha aggiunto:  "Io ho il dovere di tutelare la salute dei miei cittadini e dei pendolari che non solo abitano a Pioltello, ma anche nelle zone limitrofe, quindi sicuramente considereremo il fatto di costituirsi parte civile, non e' detto che lo faremo pero' sicuramente sara' un dibattito sul quale ci soffermeremo".

 

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