Treno contro un segnale, è caos Corse saltate e ritardi fino a 3 ore

Disagi dalle 15 alle 20. I racconti dei viaggiatori: "Devo andare a Parigi", "Arriverò a casa a mezzanotte?"

di Marianna Vazzana

"Sono partito da Modena e devo raggiungere la mia ragazza a Parigi. Spero di non dover trascorrere la notte a Milano". Diceva così, ieri alle 18, Luca Paltrinieri, tra le migliaia di persone rimaste in attesa alla stazione Centrale in balìa di ritardi e corse cancellate perché un treno di Trenord in manovra, senza passeggeri a bordo, ha superato un tronchino di sicurezza scontrandosi con un palo della corrente, causando danni alla rete elettrica e rallentamenti sulla linea. "Alla fine io sono partito alle 18.50. Con tre ore di ritardo", ha comunicato il signor Paltrinieri una volta seduto sul suo Frecciarossa.

Stando a quanto risulta al momento, all’origine ci sarebbe un “errore umano“, quello del macchinista alla guida del treno Caravaggio Milano-Verona che sarebbe dovuto partire alle 15.25 dalla Centrale. L’impatto sarebbe avvenuto alle 15.10 in una zona esterna alle arcate della stazione, prima che il convoglio raggiungesse la banchina per poi caricare i passeggeri. Il treno viaggiava a bassa velocità e il ferroviere non è rimasto ferito. L’incidente ha reso però necessario modificare la circolazione: i treni sulla direttrice Torino-Roma sono stati deviati a Milano-Rogoredo e Rho-Fiera, mentre le fermate sono state spostate a Certosa e Lambrate per i treni fra Torino e Venezia. I tecnici di Rfi hanno lavorato fino a tarda sera per riparare il guasto e ripristinare la viabilità. "I treni Alta velocità, Intercity e regionali subiranno ritardi fino a 120 minuti, variazioni di percorso e cancellazioni", l’annuncio in stazione. Alle 19.24, in Centrale c’erano 52 minuti di ritardo per il regionale 2377 in arrivo da Alessandria e 51 per il regionale 2178 proveniente da Mantova. La funzionalità della linea elettrica è stata ripristinata dai tecnici Rfi alle 20.06; alle 20.30, la circolazione ferroviaria era in "graduale ripresa". Pomeriggio e serata da dimenticare per i viaggiatori.

"Io dovrei tornare a casa, a Roma, con il treno delle 18. Ma dubito riuscirò a partire in orario – la testimonianza di Francesca Di Vito, che era a Milano per lavoro –. Ho preso un panino, perché chissà a che ora riuscirò a cenare". Anche Giulia, di 24 anni, era diretta a Roma. "Sono stata a Torino dalla mia famiglia. Una volta a Milano, il treno non ha più proseguito. A questo punto tornerò a Torino". Beatrice Cavalli e il fidanzato studiano fisioterapia in Svizzera e tornano in Italia nel weekend. "Dobbiamo andare a Brescia... Speriamo di arrivarci per mezzanotte". Dalla Svizzera arriva anche una signora: "Sono andata a trovare i miei figli, ora devo rientrare ad Ancona ma non so quando partirà il mio treno. Devo aspettare".

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