Treni soppressi, viaggiatori furiosi

Turisti e lavoratori bloccati nelle stazioni. "Sono partita da Catania". "Io devo tornare a casa"

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di Marianna Vazzana

In piedi, davanti ai tabelloni, a sperare che il proprio treno non sia tra quelli soppressi. È la scena identica che si materializza domenica mattina, in contemporanea, nelle stazioni milanesi. Così alla Centrale, a Garibaldi e a Cadorna c’è da fare i conti con una sfilza di “cancellati“. Risultato: molti hanno dovuto rinunciare al viaggio o attendere ore per poter partire. A ogni angolo, capannelli di persone con valigie. Qualcuno seduto a terra. Tutti con i nervi a fior di pelle. Il motivo? Domenica 10 luglio, alle 3 di notte, è iniziato lo sciopero indetto dalle Rsu (Rappresentanza sindacale unitaria) di Trenord che è terminato questa notte alle 2. Un’astensione dal lavoro che non prevede alcun rispetto di fasce di garanzia e servizi minimi essendo una giornata festiva. Per questo, per tutta la giornata di ieri, in Lombardia i treni regionali, suburbani e il collegamento aeroportuale Malpensa Express hanno subito limitazioni o cancellazioni. Con una sola eccezione: per ordinanza del Prefetto di Novara, sono state garantite 12 corse Trenord per l’Arona Air Show 2022. Più le 12 effettuate, come di consueto, da equipaggi di Trenitalia. Per i viaggiatori è stata una giornata da incubo. "Sono partita da Catania questa mattina. Avrei dovuto prendere il treno per Zurigo alle 11 alla stazione Centrale di Milano ma, una volta arrivata, ho scoperto dello sciopero. Un disagio, perché il treno successivo sarà alle 15.10. Mi tocca aspettare. E sono in piedi dalle 5.30", dice Rosy Carbone. Disagi anche per i turisti stranieri, che non sanno se attendere il treno agognato o pensare a soluzioni alternative: "Noi arriviamo dalla Francia, siamo qui in vacanza – spiegano Candice Feltin e Ainaa Montfraix – e dovremmo raggiungere Crema. Ma non ci sono treni. Quindi stiamo cercando un bus".

E speravano in un viaggio di relax i due amici Ivan Sangiovanni e Noel Salikaj, che dopo le fatiche per conquistare il diploma (all’istituto Maxwell di Cimiano) stanno per partire per Rimini. "È il nostro viaggio post maturità. Gli amici ci stanno aspettando. Ma aspetteranno ancora, perché il treno delle 11.20 è stato cancellato, così come quello delle 12.19". In difficoltà anche tanti lavoratori. "Io e mio marito, badanti, siamo in viaggio da stamattina. Da Rivanazzano Terme, il posto di lavoro, dobbiamo raggiungere Mariano Comense, dove viviamo. Ma dovremo aspettare fino alle 17. Vuol dire altre 4 ore bloccati a Cadorna. Io ho problemi di salute", sottolinea Angelica Serrano Paz. Haten Enani, addetto alle pulizie a Porta Nuova, spiega di "essere arrivato in ritardo di due ore, per colpa del treno cancellato. Adesso sono alla stazione Garibaldi e di treni non ce ne sono. Non so quando riuscirò a tornare a casa".

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