Autista sgancia furgone. Viene travolto, è grave

Milano, 7 agosto 2020 - Qualcosa è andato storto, probabilmente mentre cercava di sganciare un furgone dalla bisarca che aveva appena parcheggiato in via Padre Reginaldo Giuliani, traversa di viale Sarca, tra i quartieri Maggiolina e Greco: il mezzo è caduto all’improvviso, schiacciandolo. Questo, almeno, è quanto è stato ricostruito finora. Ora l’autista della bisarca, un uomo ucraino di 43 anni, è in condizioni gravi all’ospedale Niguarda dove è stato trasportato in codice rosso e poi operato per i traumi riportati.

L’incidente risale a ieri, poco prima delle 10. Bisognerà capire l’esatta dinamica, accertando come sia potuto accadere che il furgone sia scivolato a terra prima del tempo travolgendo l’uomo. La bisarca, che è un particolare autocarro a due piani sovrapposti per il trasporto di autoveicoli, stava percorrendo via Padre Reginaldo Giuliani quando l’autista ha spento il motore. Non è chiaro se per un’anomalia, e in questo caso sarebbe sceso a controllare, o se fosse arrivato a destinazione.

E’ comunque sceso dal mezzo e, mentre armeggiava, è stato centrato in pieno dal furgone che con tutta probabilità cercava di scaricare: anziché scivolare dolcemente verso l’asfalto, il veicolo pesante è piombato a terra all’improvviso senza nemmeno dare al quarantatreenne il tempo di spostarsi. Immediata è stata la richiesta di aiuto, perché la scena non è passata inosservata, e sono arrivate un’ambulanza e un’automedica per soccorrerlo.

L’uomo , secondo quanto appreso, era cosciente ma con diversi traumi, così è scattata la corsa all’ospedale Niguarda in codice rosso: alle 16, il paziente era ancora in sala operatoria, nelle mani dei chirurghi vascolari che sono intervenuti per un importante trauma da schiacciamento che ha comportato fratture e problemi a una gamba. Le sue condizioni sono gravi, la prognosi è riservata. In via Padre Reginaldo Giuliani, intanto, la polizia locale ha effettuato i rilievi del caso per tutta la mattina. L’incidente è stato classificato come "infortunio sul lavoro" e le consegne sono poi passate all’Ats che indagherà per fare luce sull’accaduto.