Milano-Limbiate, tram-lumaca: colpa del degrado

In alcuni tratti velocità ridotta a 5 chilometri orari. Battaglia per salvare il “Frecciarancio“

La linea collega Milano Nord e la zona dell’ospedale Niguarda con i Comuni dell’hinterland

La linea collega Milano Nord e la zona dell’ospedale Niguarda con i Comuni dell’hinterland

Cormano (Milano) - I tram della "Milano-Limbiate" viaggiano a ritmo di lumaca o a passo d’uomo, con velocità ridotta fino a 5 chilometri orari in molti tratti della linea: se ne sono resi conto i pendolari, che in questi giorni sono saliti sul “Frecciarancio“, dicendo addio ai 35 minuti previsti per coprire gli 11,7 km, da M3 Comasina a Limbiate. Questa è la decisione presa da Atm per permettere la percorrenza dei convogli in sicurezza anche in quei settori tranviari più degradati: i macchinisti devono rallentare la velocità dei tram fino ai 20, ai 15 e, appunto, ai 5 km/h, seguendo le indicazioni della cartellonistica posizionata lungo la linea. La velocità massima consentita è, comunque, di 30 km/h.

Come se non bastasse, fino al 26 agosto, i tram circoleranno solo dall’inizio del servizio fino alle 9 del mattino, per poi essere sostituiti dai bus 165. Questo per i giorni feriali: il sabato e la domenica binari senza convogli, visto che il servizio sarà garantito solo dagli autobus. Il tutto, sperando che la tratta non venga chiusa.

A oggi, l’interruzione è prevista per il 30 settembre, data questa considerata improrogabile dai tecnici della commissione della sicurezza dei trasporti del Ministero (Ansfisa). È, quindi, una corsa contro il tempo, che vede impegnati i sindaci dei Comuni della tratta, per impedire che venga dismesso il “Frecciarancio“. Ma gli interventi di manutenzione urgente richiederebbero ben 7,2 milioni di euro, tutti da trovare, e la sospensione dell’attuale servizio per 11 mesi; senza contare altri 24 milioni di euro, sempre da finanziare per l’aumento dei costi dei materiali, da aggiungere ai 153 milioni per la riqualificazione totale della tratta, per il momento senza una data precisa per l’inizio dei lavori.

Alla riunione dello scorso 10 agosto, i rappresentanti degli enti coinvolti hanno chiesto un incontro con i Ministeri interessati, per ottenere il finanziamento del costo aggiuntivo dei 24 milioni di euro per la realizzazione della nuova tranvia, richiedendo ad Atm "se vi siano le condizioni per ulteriori limitazioni di esercizio, che possano permettere la prosecuzione del servizio e, nel caso, per quanto tempo, in assenza degli interventi di manutenzione" come concluso durante la riunione, per mantenere in vita il “Frecciarancio“.

 

 

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