Train odissey: tabellone orario pieno di "zeri"

Laura

De Benedetti

Un bambino piangeva, ieri sera, alle 21.30, a Rogoredo, mentre la madre cercava di convicerlo che sarebbe arrivato il treno che li avrebbe portati a casa, a Cremona. Noi adulti, no, troppo stremati dal caldo, dalla stanchezza, dalla fame dopo una giornata di lavoro: a darci forza era l’idea illusoria che, continuando a fissare il tabellone, qualche magia si sarebbe compiuta. Invece era solo un altro giorno di ordinaria follia con Trenord. Che, dopo aver dovuto dichiarare, con le ripetute cancellazioni vissute da giorni dai pendolari, di aver chiuso le linee del Passante ferroviario, estromettendo dalla metropoli i collegamenti con le maggiori città esterne, ha comunque proseguito con ritardi e cancellazioni a raffica anche sulle rotaie ’ordinarie’.

Con la chiusura del Passante le possibilità di collegamento casa-lavoro, per me, si sono dimezzate. Nessun bus sostitutivo da e per Rogoredo dove è stata attestata la suburbana S1: solo una dozzina di fermate di 2 diverse metro, con costi aggiuntivi di tempo e di tasca (4 euro al giorno). Per il rientro punto tutto sulla stazione Centrale. Ma anche lì, a giorni alterni, è una Caporetto.

Ieri sera ritardi medi di 30 minuti per ogni dove. Il treno delle 20.20, l’unico per Lodi (Mantova), non c’è. Il capotreno dell’AV per Roma (ritardo di 40 minuti) non osa dirci di no e ci porta a Rogoredo. Ma lì il tabellone è una pagella di zeri e qualche insufficienza, non solo per me: linea S1 (avrebbe dovuto esserci almeno un treno all’ora) e treno per Piacenza (via Lodi) cancellati. Quello per Mantova, un’ora dopo, risulta in ritardo di 35 minuti ma non passa. Alle 21.40 arriva un Parma, in ritardo solo di una decina di minuti. Nessuna informazione da cartelloni o personale: Rogoredo è terra di nessuno. Ci si aiuta tra estranei: qualcuno conferma che il treno ferma a Lodi, addirittura a Codogno. Lì, nella Bassa Lodigiana, si danno appuntamento mamma e figlio col papà che parte da Cremona. C’è chi ipotizza di prendere poi improbabili taxi. Io cedo: da domani, in auto.

mail: laura.debenedetti@ilgiorno.net

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