Un incrocio dei dati per "porre in essere un efficace sistema di tracciamento, finalizzato a garantire trasparenza della tipologia, quantità e provenienza delle merci". Verifiche sui titolari effettivi delle società che operano all’interno dell’ortomercato, e il rispetto del Codice antimafia. Un rafforzamento del "sistema dei flussi informativi" fra la Prefettura e Sogemi, per comunicare subito "eventuali criticità riscontrate, per potenziare le condizioni di sicurezza e legalità". Sono alcuni dei punti al centro del nuovo protocollo contro le infiltrazioni della criminalità organizzata firmato ieri dal prefetto Renato Saccone, dall’assessore alla Sicurezza del Comune Marco Granelli e dal presidente Sogemi Cesare Ferrero. L’obiettivo è contrastare il lavoro irregolare e il riciclaggio di denaro, ma anche la contraffazione alimentare attraverso il tracciamento delle merci.
La posta in gioco è la sicurezza su un’area frequentata ogni giorno da ottomila persone fra operatori e clienti, con un fatturato che supera un miliardo di euro all’anno.
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