Milano, col bike sharing in autostrada per una dose di droga

Il viavai all’imbocco dell’autostrada per raggiungere via Orwell nel tentativo di sfuggire alle forze dell’ordine

Milano - Un uomo sfreccia con il monopattino. Un altro corre sulla carreggiata. A pochi metri, lungo il guardrail, spuntano bici del bike sharing. Ma la strada non è una via di scorrimento come un’altra: è il Raccordo dell’autostrada del Sole nella zona tra Rogoredo e San Donato. Il viavai di tossici a caccia di dosi si concentra anche qui, in un punto vietatissimo ai mezzi non motorizzati e ai pedoni. Eppure c’è chi rischia la vita andando a braccetto con camion e auto a tutta velocità pedalando in un punto senza alcuna protezione. Tutto per qualche grammo di droga. Scegliendo evidentemente questa “scorciatoia“ in barba al pericolo per raggiungere i luoghi di spaccio tentando di sfuggire ai controlli che si concentrano più in basso.

Siamo in via Orwell, lungo le strade che conducono ai terreni della ferrovia, meta di pusher e clienti che hanno trovato alternative dopo lo smantellamento del boschetto della droga di via Sant’Arialdo nel 2019 e la restituzione del parco alla città. Tra le mete più gettonate c’è appunto l’area di via Orwell che si trova sotto il ponte della tangenziale Est, di fianco ai binari della ferrovia. Non a caso, i controlli delle forze dell’ordine sono continui nel tentativo di eliminare anche questa costola generatasi dalla chiusura del grande “supermarket della nera“ che esisteva nel boschetto.

Ieri poco dopo mezzogiorno, dall’alto del Raccordo la fotografia era questa: una trentina di tossicodipendenti uno accanto all’altro, in un terreno recintato, e la polizia in azione per identificarli (due settimane fa, la Squadra Mobile aveva arrestato il ventiquattrenne Hassan El Mahfour, marocchino di Tangeri e spacciatore recidivo che con sé aveva 46 grammi di eroina, 16 di cocaina e un bilancino di precisione). In quel terreno si arriva da vari punti: risalendo dalla stazione di Rogoredo, facendosi largo tra i binari oppure camminando in mezzo ai piloni di Tangenziale e Raccordo.

Chi sceglie di arrivare dall’alto sperando di non incontrare le divise sfida il traffico di auto e mezzi pesanti, poi abbandona bici o monopattini lungo il guardrail, scende da una rampa e poi passa dal cancello di un deposito Fs, vicino al muro di cemento costruito a ottobre del 2018 sia per rendere la vita più difficile agli spacciatori e sia per evitare che venissero travolti dai treni di passaggio in caso di fuga. Le bici poi restano abbandonate sul guardrail e, di fatto, in un punto che è fuori dalla portata dei cittadini che volessero utilizzarle per il bike sharing.

Queste bici (e pure i monopattini) restano inutilizzabili finché non vengono riportati nel centro urbano. Due giorni fa, due mezzi erano avvolti con il nastro di plastica bianco e rosso della polizia locale e ieri non c’erano più, evidentemente riportati “al sicuro“ e messe di nuovo a disposizione dei ciclisti di città. In compenso, c’era un’altra bici abbandonata sulla rampa di accesso al cancello che conduce in via Orwell. Alcuni automobilisti hanno segnalato la presenza di biciclette in punti pericolosi, "anche dopo le curve", addossate ai guardrail. E sempre ieri, all’ora di pranzo, sempre sul Raccordo ha fatto capolino un uomo con un giubbotto scuro che si è messo a correre da una parte all’altra della carreggiata fino a sparire oltre le siepi.

Altri, invece, passeggiavano a un livello più basso, tra i pilastri delle strade ad alto scorrimento. Con tutta probabilità, tutti clienti in cerca di stupefacenti. Scene quotidiane che mostrano come il problema della droga sia ancora reale, che i fantasmi a caccia di dosi non siano spariti. Ma nello stesso tempo continua l’azione di contrasto delle forze dell’ordine per evitare che aree vengano “colonizzate“ da spacciatori e tossici. Ed è proprio perché ogni luogo è presidiato, anche i più impervi, che persino il Raccordo è diventato una delle opzioni per raggiungere i punti di smercio. Pure in monopattino o in bicicletta.

 

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro