Torre dell’acquedotto, trasloco e demolizione

Operazione al via: i ripetitori sulla sommità della struttura, dai quali parte il segnale per la videosorveglianza di tre Comuni, saranno trasferiti

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di Monica Autunno

Vecchia torre dell’acquedotto di Villa Magri, entra nel vivo l’operazione abbattimento. Ma prima, i traslochi “tecnici”. Vanno trasferite in blocco e con urgenza antenne e ripetitori collocati alla sommità della struttura, ed è un trasloco che sa di passato: nel corso di un’operazione ad alta quota che sarà dettagliata a un tavolo tecnico già predisposto, gli impianti saranno trasferiti alla sommità della vecchia torre della Gte, nel cuore di quell’area ex Nokia che fu illustre polo delle comunicazioni nei decenni passati, e che oggi è al centro di una radicale trasformazione a commerciale, terziario e residenziale. Si terrà in settimana una riunione tecnica con al centro, nello specifico, modalità e procedure di smantellamento e trasferimento delle antenne e dei ripetitori alla sommità della torre, di cui nei mesi scorsi, a seguito di relazioni tecniche a cura del Cap proprietario, è stato decretato il requiem. Ai ripetitori in oggetto fa capo il segnale dell’impiantistica di videosorveglianza non solo di Cassina de’ Pecchi, ma anche dei vicini Comuni di Bussero e Pessano con Bornago, tutti collegati alla centrale operativa del comando cassinese. "Sino a quando - dice l’assessore alla Sicurezza del Comune Gianluigi de Sanctis - non saranno trasferiti gli impianti, non sarà messa mano allo smantellamento della torre. E sempre sino a quel momento non sarà possibile attivare 15 nuovi impianti di videosorveglianza acquistati da Ates per il Comune, ad incrementare quelli già operativi sul territorio". Nel frattempo, è stata trovata l’ubicazione: la torre industriale proprio al centro dell’area che fu Gte, Siemens e poi Nokia, illustre polo di telecomunicazioni degli anni del boom, oggi radicalmente trasformata è destinata a terziario, commerciale, servizi e residenza.

"Sembra - così ancora l’assessore - l’area più adatta dal punto di vista tecnico". Le operazioni saranno avviate solo quando le imprese avranno installato i ponteggi prodromici al successivo cantiere di abbattimento. L’intera operazione dovrebbe concludersi nel giro di qualche mese. Risale invece a qualche mese fa la relazione tecnica di Cap che ha decretato il fine corsa della struttura. "Le indagini strutturali svolte da Cal Holding SpA - così l’assessore ai Lavori pubblici Egidio Vimercati - hanno evidenziato un rilevante stato di criticità del manufatto. Si pensa ad una demolizione parziale del serbatoio pensile che preservi il locale al basamento, in qualche modo, forse, riutilizzabile".

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