Cologno Monzese: torre di 15 piani, skyline del futuro

Ex Torriani, sarà il simbolo architettonico della nuova Cologno: depositato il piano per la riconversione

In progetto 5 edifici e un tetto verde, percorribile, a collegare i due giardini pubblici

In progetto 5 edifici e un tetto verde, percorribile, a collegare i due giardini pubblici

Cologno Monzese (Milano) - Un tetto verde, percorribile, per collegare i due giardini pubblici del quartiere e una torre da 15 piani che punta a diventare il simbolo architettonico della nuova Cologno. Sono gli elementi principali della riconversione dell’ex Torriani, l’area industriale in pieno centro storico rimasta dismessa dal 2005. Alla fine dello scorso anno, in corso Roma era iniziato il cantiere per la rimozione dell’amianto e il risanamento degli spazi a opere di Officine Mak, azienda controllata dal Gruppo Consonni che si era aggiudicata all’asta l’area per 5,6 milioni di euro. "Sono stati demoliti tutti i fabbricati presenti e ora saranno rimosse le macerie - spiega l’assessore all’Urbanistica Giuseppe Di Bari -. La società ha depositato una prima proposta agli uffici con richiesta di un preparere tecnico". Superficie complessiva di 39mila metri quadrati, ci saranno parcheggi interrati per la parte residenziale e commerciale. "Non sappiamo ancora se sfrutteranno la possibilità di incremento del 20% di volumetrie che dà la legge regionale. In questo preliminare abbiamo 6 edifici: 5 di 6-7 piani e una torre da circa 15 piani abitabili, che si distinguerà architettonicamente con dettagli di pregio".

Gli spazi pubblici vedranno a Sud un ampio parco pubblico di 4.200 metri quadri, percorsi ciclopedonali e attrezzature per lo sport. "In ambito commerciale ci sarà un centro direzionale, negozi di vicinato e una media struttura di vendita, che avrà una copertura calpestabile a verde, accessibile al pubblico. Questo tetto sarà attraversabile e creerà un collegamento con il parco di via Quattro Strade, oggetto di riqualificazione". Due anni almeno per i lavori, si attende ora il nulla osta dagli uffici per ricevere poi dalla proprietà il progetto definitivo. "Se conforme al Pgt, la legge prevede l’approvazione solo in Giunta. La mia volontà è fare un passaggio preliminare in commissione Urbanistica - annuncia Di Bari -. Questo piano genererà 4,8 milioni di oneri e dovremo valutare se chiedere opere in più o monetizzare".

 

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