Tiramisù fatale Ieri l’autopsia sulla ventenne

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È stata effettuata ieri l’autopsia nelle indagini sulla morte della 20enne Anna Bellisario (nella foto), deceduta il 5 febbraio scorso dopo uno shock anafilattico provocato da tracce di latte a cui era fortemente allergica, contenute in un tiramisù venduto dalla società produttrice come vegano. Dolce che la giovane ha mangiato il 26 gennaio nel corso di una cena, in compagnia del fidanzato, in un fast food in centro.

Nell’ambito degli esami autoptici, affidati ad un pool di esperti guidato dal medico legale e professore Riccardo Zoia, decisivi saranno gli accertamenti allergologici. Proprio per effettuare tutti gli accertamenti e come garanzia, gli inquirenti hanno dovuto anche allungare l’elenco degli indagati - per reati che vanno dall’omicidio colposo alla morte come conseguenza di altro reato, dalla frode nell’esercizio del commercio alla vendita di sostanze alimentari non genuine - rispetto alle prime quattro posizioni iscritte: il titolare, un responsabile e due dipendenti della Glg, l’azienda produttrice.

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