Tifoso ucciso prima di Inter-Napoli, ultrà imputato chiederà rito abbreviato ed esame

L'ultrà napoletano accusato di avere travolto e ucciso con il proprio suv Daniele Belardinelli avrebbe intenzione di farsi interrogare

Gli scontri fra ultras e Daniele Belardinelli

Gli scontri fra ultras e Daniele Belardinelli

Milano, 8 ottobre 2020 - Ha intenzione di chiedere di essere giudicato con il rito abbreviato e di essere interrogato dal giudice Carlo Ottone De Marchi, Fabio Manduca, l'ultrà napoletano accusato di avere travolto e ucciso con il proprio suv Daniele Belardinelli, ultrà del Varese morto negli scontri del 26 dicembre 2018 poco lontano da San Siro prima della partita Inter-Napoli. Nei suoi confronti lunedì prossimo, 12 ottobre, è fissata l'udienza preliminare, ma da quanto si è saputo Manduca avrebbe scelto l'abbreviato, rito che consente lo sconto di un terzo della pena e in più il processo viene celebrato a porte chiuse. 

L'inchiesta per omicidio volontario è coordinata da dal procuratore aggiunto Letizia Mannella e dai pm Michela Bordieri e Rosaria Stagnaro. Il 40enne è stato arrestato il 18 ottobre del 2019. Da una consulenza tecnica firmata da diversi esperti, tra cui l'anatomopatologa Cristina Cattaneo, è emerso che Belardinelli, che aveva assunto cocaina, nella prima fase della 'guerriglia' ha colpito il finestrino di un Ford Transit, guidato da alcuni ultrà napoletani, con un bastone o qualcosa di simile. È caduto per terra, rompendosi una clavicola e a quel punto, Manduca, che con la sua Renault Kadjar seguiva il Ford Transit, ha accelerato e ha quindi schiacciato l'ultrà del Varese.

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