Tifoso morto prima di Inter-Napoli, pm: "E' stato un combattimento"

Il 7 gennaio incontro al Viminale. Gli avvocati dei fermati: "Hanno avuto ruolo marginale". Ore decisive per arresti differiti

Gli scontri fra ultras e Daniele Belardinelli

Gli scontri fra ultras e Daniele Belardinelli

Milano, 28 dicembre 2018 - Dopo gli scontri a Milano e l'uccisione di un tifoso, si profila un incontro al ministero dell'Interno già per il 7 gennaio. Lo si apprende da fonti del Viminale. All'organizzazione stanno lavorando il ministro Salvini e il sottosegretario Giorgetti: si punta a un osservatorio allargato, includendo i rappresentanti di società, arbitri, calciatori, allenatori, giornalisti sportivi. Non mancheranno i tifosi, che nelle intenzioni degli organizzatori verranno "selezionati" direttamente dalle società. Intanto, questa mattina, a Milano, si è tenuto il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. "La prossima partita in casa dell'Inter con tutto il pubblico sarà a metà febbraio. A gennaio invece faremo un vertice sulla sicurezza che coinvolgerà le società, Inter e Milan. L'obiettivo è isolare i violenti, non si può far pagare a tutti comportamenti criminali", ha detto il prefetto di Milano Renato Saccone. Il Prefetto quindi, per quanto riguarda le restrinzioni ai tifosi interisti, segue la linea della Figc. La Federazione infatti ha decretato due giornate a porte chiuse per l'Inter che corrispondono alle gare con Sassuolo (19 gennaio) e Bologna (3 febbraio). Calendario alla mano, quindi, i nerazzurri torneranno a giocare a San Siro senza restrinzioni per il pubblico - sia da parte della Figc che della Prefettura - il prossimo 17 febbraio contro la Sampdoria (calcio d'inizio alle 18). 

Scontri tra le tifoserie prima di Inter-Napoli
Scontri tra le tifoserie prima di Inter-Napoli

Secondo indiscrezioni, la colonna di tifosi napoletani che è entrata a Milano e che poi è stata assaltata da ultras nerazzurri, il 26 dicembre scorso, sarebbe stata segnalata dalla Digos di Napoli, e sarebbe stata individuata al casello di Melegnano (dove di solito vengono agganciati i tifosi in auto) prima di introdursi in città. Inoltre, sembra che fosse preceduta da una macchina della polizia con i lampeggianti accesi. Tanto che sarebbe stata notata da alcune 'vedette' degli ultras piazzate in strada. Un particolare però che deve ancora essere valutato dall'autorità giudiziaria che sta ricostruendo l'accaduto, dato che potrebbe invece trattarsi di una pattuglia che doveva agganciare la colonna, ma che non ha fatto in tempo a farlo perché nel frattempo è scattato l'agguato. 

Daniele Belardinelli (Newpress)
Daniele Belardinelli (Newpress)

ORE DECISIVE PER ARRESTI DIFFERITI - Sono ore decisive per le indagini sulla morte di Daniele Belardinelli, morto durante gli scontri avvenuti prima della partita Inter-Napoli. La possibilità di eseguire arresti differiti, come prevede la normativa sul tifo violento, scade infatti dopo 48 ore dai fatti e quindi le indagini, serratissime, stanno cercando di giungere a ulteriori arresti entro le 19.30. In Questura c'è riserbo assoluto sulle indagini, ma secondo indiscrezioni la polizia sarebbe sulle tracce di qualche altro ultras ritenuto tra i protagonisti degli episodi più violenti. Per quanto riguarda il Suv investitore del tifoso poi deceduto, invece, la polizia starebbe vagliando immagini di telecamere stradali e le testimonianze dei tifosi presenti, che nella concitazione del momento non sarebbero però determinanti.

SETTE DASPO - La Questura di Milano per gli scontri prima di Inter-Napoli ha emesso anche sette provvedimenti di Daspo (validi anche per le gare internazionali).  Le indagini hanno per ora individuato nove assalitori, tre dei quali subito arrestati. Sette di loro, tutti italiani e di età compresa tra i 18 e i 48 anni, sono stati colpiti dal Daspo, esteso alle competizioni calcistiche internazionali, mentre sono tuttora in corso indagini sulla posizione degli altri due indagati, nonché sugli possibili altri partecipanti all'aggressione. Sei degli assalitori raggiunti dal provvedimento, in particolare, risultano gravati da numerosi precedenti penali, e cinque erano già stati colpiti da Daspo (emessi anche in altre province) per aver preso parte ad episodi violenti. Solo uno, un 21enne, è incensurato. I provvedimenti avranno una durata di cinque anni per i soggetti colpiti per la prima volta e di otto anni per chi era già stato colpito in passato, e prevedono l'obbligo di presentazione alla polizia mezzora dopo l'inizio e mezzora prima della fine di ogni partita di calcio dell'Inter. Quest'ultima prescrizione però dovrà essere valutata e confermata dal gip dopo gli interrogatori, previsto per domani.

Renato Saccone
Renato Saccone

SALVINI: "SBAGLIATO CHIUDERE LO STADIO" - La chiusura degli stadi e il divieto di trasferte sono "risposte sbagliate": a dirlo è il ministro dell'Interno Matteo Salvini, parlando degli scontri a Milano prima di Inter-Napoli che hanno portato a un ultrà morto, quattro accoltellati e alla decisione di giocare due partite a porte chiuse a San Siro e vietare almeno la prima trasferta dei tifosi, domani, per l'Inter a Empoli. "Chiudere gli stadi e vietare le trasferte condanna i tifosi veri, milioni di persone che hanno diritto a seguire la propria squadra e che non vanno confuse con pochi delinquenti che girano con il coltello in tasca. E' una risposta sbagliata". E in più ha aggiunto, Salvini, "certe partite di calcio non si giocheranno più in notturna, quelle più a rischio si devono giocare alla luce del sole e con elicotteri che possano controllare i delinquenti".

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