Ticino (quasi) vuoto e spiagge piene Le due facce del fiume

Coldiretti: situazione drammatica per gli allevatori. E Canegrate anticipa. i divieti anti-sprechi d’acqua

Spiagge prese d’assalto per via del caldo asfissiante di questi giorni. Mai come prima il fiume azzurro ha visto una calata imponente di cittadini che si riversano sulle sponde del Ticino per cercare refrigerio. A Castellettto di Cuggiono sono migliaia le persone che in settimana arrivano per cercare di bagnarsi dentro l’acqua del fiume. In tanti anche al Ponte di Oleggio dopo Nosate e moltissimi quelli al ponte di ferro di Turbigo. La stagione insomma è già iniziata e con essa tutte le preoccupazioni legate al livello del fiume Ticino. Ci sono poche possibilità di poter salvare la stagione da una siccità devastante: piogge molto consistenti nel giro di breve tempo, oppure un intervento politico che convinca la Svizzera a cedere un po’ della sua acqua dagli invasi idroelettrici a caduta verso il lago. I numeri di questi giorni non fanno che confermare l’allarme lanciato dall’Osservatorio degli utilizzi idrici. Una crisi che registra "valori mai visti da 70 anni". Secondo Coldiretti, si tratta di una situazione drammatica per colture e bestiame. Le mucche sono stressate dal caldo e producono molto meno latte. A Canegrate il comune ha anticipato l’ordinanza per l’utilizzo dell’acqua potabile nel periodo estivo (dal 20 giugno). I trasgressori rischiano una sanzione pari a 50 euro fino al 15 settembre. Non si potrà utilizzare l’acqua dalle 7 alle 21 per "l’inaffiamento di orti e giardini privati, per il lavaggio veicoli, marciapiedi e aree scoperte, per il riempimento delle piscine e per tutti gli usi diversi dal fabbisogno personale".

Ch.S.

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