Vaccino in Lombardia, da oggi la terza dose per i lavoratori della sanità

Al via le iniezioni "booster" per chi ha concluso da almeno sei mesi il primo ciclo vaccinale

L’arrivo dei primi vaccini (Pfizer) in Lombardia il 27 dicembre 2020 all’ospedale Niguard

L’arrivo dei primi vaccini (Pfizer) in Lombardia il 27 dicembre 2020 all’ospedale Niguard

Cominciano oggi le iniezioni della terza dose "booster" di vaccino anticoronavirus ai lavoratori della sanità lombarda che abbiano completato da almeno 180 giorni il ciclo vaccinale (con la seconda dose, o con la dose unica nel caso siano guariti dal Covid). Un intervallo abbondantemente trascorso per la gran parte di loro, vaccinati per primi da fine dicembre 2020 (insieme a personale e ospiti delle Rsa) e obbligati a vaccinarsi dallo scorso 1° aprile: venerdì erano 7.643 in Lombardia i sanitari che risultavano aver evaso l’obbligo, di cui 5.034 non sono dipendenti di nessuna struttura; 1.067 lavorano in strutture pubbliche, e tra loro 402 sono sospesi.

La Direzione Welfare della Regione ieri ha confermato la partenza dei richiami a sei mesi "per tutti gli operatori all’interno delle strutture di ricovero e cura", e che si userà unicamente il vaccino Pfizer (indipendentemente dal primo ricevuto), "a seguito della circolare del Ministero della Salute dell’8 ottobre di aggiornamento delle indicazioni sulla somministrazione della dose detta “booster”"; che se da un lato ha aperto al richiamo "progressivamente" anche per i maggiorenni "fragili" a causa di una serie di patologie e agli ultrasessantenni, dall’altro ha indicato che la terza dose a sei mesi (diversa dalla "dose addizionale" che gli immunocompromessi possono ricevere dal 20 settembre, e per la quale, essendo parte del primo ciclo vaccinale, è sufficiente siano trascorsi 28 giorni dall’ultima iniezione) deve essere a base di Pfizer, dato che l’Ema sta ancora valutando i dati sull’efficacia dell’altro vaccino a mRna, Moderna, come “booster“ (Moderna rimane approvato e utilizzabile nel ciclo vaccinale primario per tutti gli over 12). "Si procederà - aggiungono dalla Regione - a dare avvio nelle Rsa alla somministrazione della dose “booster“ agli ospiti e agli operatori con vaccino Pfizer, e ad ampliare la platea degli eligibili alla dose di richiamo agli over 60 e ai fragili". Per queste ultime due categorie non c’è ancora una data, mentre il "booster" in Lombardia dalla scorsa settimana viene iniettato nelle Rsa e agli ultraottantenni, sempre che siano trascorsi almeno sei mesi dall’ultima dose.

La nota della Regione non dice nulla sulla possibilità, per gli over 80, di ricevere il "booster" anche in farmacia: le prenotazioni dovevano partire oggi (e le iniezioni la prossima settimana), ma ieri non era stato ancora pubblicato un elenco delle farmacie che aderiscono all’iniziativa. Lo stop dell’Aifa all’impiego di Moderna nei richiami a sei mesi crea qualche difficoltà alle farmacie, dov’è più complicato utilizzare Pfizer (che si conserva a 70 gradi sotto zero). Gli ultraottantenni possono comunque ricevere il "booster" prenotandolo via call center o portale di Poste negli hub vaccinali, dove viene offerto loro anche l’antinfluenzale.