Terza dose in Lombardia, la campagna anti-Covid accelera

Giovedì 60mila prenotazioni. Ma il Pd: anziani costretti a fare 100 chilometri per vaccinarsi perché mancano gli hub

Campagna vaccinale in accelerazione

Campagna vaccinale in accelerazione

Milano - Le prenotazioni per ricevere la terza dose del vaccino contro il Coronavirus sono in aumento e giovedì si è raggiunta la soglia record. Al tempo stesso, però, non mancano segnalazioni di anziani costretti ad andare anche a 100 chilometri di distanza da casa proprio per poter ricevere la terza dose, un fatto che riaccende la polemica sullo scarso numero di centri vaccinali disponibili in questa fase della campagna. Una campagna che, nel frattempo, consente alla Lombardia di restare in zona bianca. Questa la sintesi di quanto accaduto nelle ultime 24 ore al Pirellone al capitolo sanità. Senza dimenticare il dibattito sulla riforma, che va avanti e che ieri ha visto protagonista il consigliere del Pd, Pietro Bussolati che, come annunciato, è intervenuto in aula parlando per oltre 6 ore.

Con ordine, allora. Ad evidenziare il miglioramento della campagna per la terza dose sono, in tempi e modi diversi, il presidente della Regione, Attilio Fontana, e la sua vice con delega al Welfare, Letizia Moratti: "La settimana – fa sapere il primo – si conclude con due buone notizie: la prima è che la Lombardia si conferma in zona bianca e la seconda è che ieri (giovedì per chi legge ndr ) oltre 60.000 lombardi hanno prenotato la terza dose". Quindi ecco la Moratti, che per l’annuncio sceglie Facebook: "Una media giornaliera di più di 37mila prenotazioni per la terza dose nell’ultima settimana, 60mila solo nella giornata di ieri (giovedì ndr ). Più di 550mila somministrazioni effettuate, di cui un migliaio nelle farmacie e quasi 60mila nelle Rsa, i cui ospiti saranno completamente vaccinati con la terza dose la prossima settimana. La fase di avvio per la terza dose anti Covid segna risultati lusinghieri in Lombardia e rimarca nuovamente lo straordinario senso civico dei cittadini lombardi".

Ma in Consiglio regionale è Matteo Piloni a segnalare disagi che sembravano superati: "Ci sono prime avvisaglie di un ritorno al caos della prima fase della campagna vaccinale – dichiara il consigliere del Pd – quando la piattaforma di Aria spediva gli anziani in giro per la Lombardia. È il caso di una signora di Crema, alla quale è stata data come unica sede vaccinale possibile un centro di Como, a 100 chilometri di distanza, per il 12 gennaio. È andata leggermente meglio al marito, che ha ottenuto l’appuntamento a Bergamo, a 40 chilometri da casa, per il prossimo 27 dicembre. Oggi, però, il problema non sembra più essere informatico, ma di gestione degli hub, che sono sguarniti e in dismissione proprio quando dovremmo spingere per la terza dose".