Terapia intensiva neonatale, la vittoria delle famiglie

Il giudice annulla le delibere con cui Regione ha ridimensionato la Tin di Rho

Una speranza per il reparto salva-vite di Rho

Una speranza per il reparto salva-vite di Rho

Rho (Milano), 4 dicembre 2020 - Non ci fu la "consultazione delle autonomie locali, in quanto rappresentanti delle collettività presenti sui singoli territori di riferimento", prima dell’approvazione delle delibere da parte della giunta regionale. Per queste ragioni la terza sezione del Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia, ha accolto il ricorso presentato da alcuni cittadini e annullato le delibere che avevano disposto la chiusura della Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale di Rho.

"Si tratta di un’importante decisione senza precedenti in Italia, la prima sentenza a favore dei cittadini in ambito sanitario - dichiara l’avvocato Giuseppe Salerno - il Giudice amministrativo ha affermato che le delibere impugnate essendo atti di programmazione, avrebbero dovuto essere precedute dalla consultazione degli enti locali. Invece Regione Lombardia ha agito in modo illegittimo e arbitrario, in quanto non ha coinvolto le conferenze dei sindaci, i comuni compresi nel territorio delle Ats e l’associazione Girhotondo costituita da mamme e papà di bambini nati prematuri, che aveva il diritto ad essere ascoltata". La vicenda è nota: nonostante appelli, una raccolta firme su change.org sottoscritta da oltre 10.000 cittadini, appelli dei sindaci, Regione Lombardia nell’ambito della riorganizzazione della rete regionale di assistenza materno-neonatale, aveva riconvertito la Tin rhodense in reparto sub-intensivo. Il reparto fiore all’occhiello dell’Asst Rhodense, dove ogni anno si facevano miracoli con bambini nati prematuramente o con patologie respiratorie, era stato di fatto chiuso. Alcuni esponenti della lista civica Rho per la famiglia, dalla civica Gente di Rho, dall’associazione Girhotondo presentarono ricorso al Tar.

Mercoledì è arrivata la sentenza: il coinvolgimento degli enti locali "non può essere derubricato ad intervento di natura facoltativa, ma costituisce un’attività fondamentale e ordinaria nell’ambito delle procedure regionali che interessano le singole Ats". Il Tar ha dunque annullato le delibere e ora Regione Lombardia dovrà riaprire il procedimento. "Sono soddisfatto per questa decisione che salva il nostro reparto di intensiva neonatale, abbiamo creduto in questa battaglia fin dall’inizio, non era semplice fare ricorso contro una delibera di Regione Lombardia, ma ora il Tar ci ha dato ragione Coraggio e un po’ di sana follia ci hanno permesso di osare e di lottare fino alla fine", commenta Marco Tizzoni, consigliere comunale della lista Gente di Rho.

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