Tendone islamico, nuova proroga: per tre mesi niente lavori olimpici

Milano, ennesimo rinvio del trasloco della tensostruttura di fianco all’ex Palasharp

Il tendone islamico

Il tendone islamico

Un’altra proroga, stavolta dal 1° luglio al 30 settembre. Si tratta dell’ennesimo rinvio del trasloco della tensostruttura di fianco all’ex Palasharp dedicata alla preghiera del venerdì per la comunità islamica di viale Jenner. Il trasferimento verso l’area di via Novara gestita dalla Protezione civile, però, non si è reso ancora necessario e questa è un brutto segnale in vista delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina del 2026. Sì, perché dove oggi ci sono i resti dell’ex Palasharp dovrebbe essere realizzata la Milano Hockey Arena, il cui iter però, è ancora bloccato da una causa davanti al Tribunale milanese, un ennesimo contenzioso dopo due ricorsi al Tar, che di fatto blocca il progetto del nuovo impianto sportivo da 8.500 posti.

Parliamo della causa generata dall’Istituto Suore della Riparazione di via Carlo Salerio, poco distante dall’ex palazzetto di via Sant’Elia, che ha notificato al Comune un atto di citazione al Tribunale di Milano in cui avanza due richieste ai giudici: far demolire i resti dell’ex Palasharp e, in via subordinata, inibire al Comune l’esecuzione del progetto. Il motivo? Il nuovo impianto turberebbe la serenità delle suore a causa dei rumori fuori controllo nel nuovo Palasharp, pronto a ospitare gare olimpiche e, dopo il 2026, partite di basket, tennis e pallavolo e concerti pop e rock.

La prima udienza della causa civile è fissata il prossimo 4 ottobre. Da qui la proroga del Comune al trasloco del tendono islamico in via Novara. Fino ai primi di ottobre, infatti, non ci sarà la possibilità di avviar il cantiere del nuovo palazzetto olimpico. Attenzione, però. Il Comune e la Fondazione olimpica sembrano avere pronto un Piano B, cioè il commissariamento dell’opera della Milano Hockey Arena, commissariamento possibile perché l’area in cui sorge l’ex Palasharp è pubblica, come precisato martedì scorso dall’assessore allo Sport Martina Riva durante la commissione che ha approfondito lo stato dell’opere per i due palazzetti olimpici milanesi. Oltre alla Milano Hockey Arena, infatti, è previsto anche il PalaItalia a Santa Giulia, destinato a ospitare le partite di hockey sui ghiaccio maschile, mentre la Milano Hockey Arena dovrebbe ospitare le partite femmini della stessa specialità sportiva.

Il commissariamento dell’area dell’ex Palasharp renderebbe possibile dribblare il ricorso al Tribunale e avviare i lavori per il nuovo palazzetto olimpico iin vista del 2026.

 

 

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