Il Teatro alla Scala riapre il 6 luglio, quattro concerti per 600 spettatori

Il sovrintendente Meyer: "Stiamo studiando la possibilità di manifestazioni all'aperto"

Teatro alla Scala di Milano

Teatro alla Scala di Milano

Milano, 29 giugno 2020 - Il Teatro alla Scala riapre il 6 luglio, anche se in forma ridotta: il sovrintendente Dominique Meyer ha annunciato che è stata creata una mini-stagione di quattro concerti fino al 15 luglio con formazioni ridotte e massimo 600 spettatori (contro i duemila ospitati prima del Coronavirus). Restano chiusi il bar e il guardaroba. 

"Per molti amanti della musica è il momento di tornare a sentire la musica dal vivo anche se i mezzi sono ridotti" ha detto il sovrintendente senza nascondere che non vede l'ora di tornare a far vivere il suo teatro. "Per me era molto importante far tornare l'orchestra in teatro" ha aggiunto spiegando che "Saranno dei concerti senza pausa, da 65 minuti". Tutto nel rispetto delle norme anti contagio del Covid. "Abbiamo organizzato l'entrata e l'uscita degli spettatori. Tutti avranno un protocollo dettagliato per sapere come muoversi". In teatro la piantina e' stata studiata in modo tale da poter far 'lievitare' il numero delle persone che possono entrare: all'inizio si parlava di 200 spettatori, mentre adesso ce ne potranno essere 600. Forse anche perche' "nei palchi ci sara' la possibilita' di ospitare dei nuclei familiari che possono stare insieme" ha aggiunto Meyer.

I protocolli di rientro in teatro sono stati messi a punto con la consulenza dell'ospedale sacco di Milano. "Abbiamo preparato questo lavoro - ha precisato - con i professori del Sacco, senza far correre rischi al personale e al pubblico. Ci hanno aiutato a comunicare con il personale e mettere a punto i protocolli. Non voglio far correre rischi a nessuno alla Scala. Da due settimane le regole sono più chiare e possiamo ospitare 600 spettatori e andiamo avanti così". I prezzi saranno di 48 euro per la platea e i palchi, mentre 24 euro per le gallerie. Ci sarà una prevendita abbonati, che inizia oggi alle 15. La vendita normale sarà da mercoledì, alle 11. Saranno venduti non più di 2 biglietti a spettatore.

Meyer ha fatto anche sapere che il teatro sta "studiando la possibilità di manifestazioni all'aperto". Una delle possibilità sarebbe quella di approfittare del palco che verrà allestito in piazza Duomo a settembre per il concerto gratuito della Filarmonica (che solitamente si svolgeva a giugno ma quest'anno è slittato per il coronavirus) per fare un ulteriore spettacolo. "Avrebbe senso" ha aggiunto il sovrintendente spiegando che si sentirà con il Comune nei prossimi giorni. "Non vorrei - ha concluso - che si creasse un cluster e un concerto ne fosse la causa".

Terminata la mini-stagione di concerti, la Scala chiuderà per alcuni lavori di manutenzione e la ripresa vera e propria sarà a settembre: il 3 con il Requiem di Verdi in Duomo, a cui seguirà il 5 la Nona di Beethoven in teatro, entrambe dirette da Riccardo Chailly. Per conoscere il nuovo cartellone però si dovrà aspettare ancora qualche giorno. Per l'annuncio della stagione 2020/21 che sarà inaugurata il 7 dicembre (che di solito era fatta fra maggio e giugno) bisognerà aspettare "fine agosto". "Stiamo controllando tutto anche dal punto di vista del budget - ha concluso Meyer - Dobbiamo tener conto che gli spettatori stranieri, un terzo del totale, non ci saranno. Non vorrei andare a 200km di velocità a sbattere contro un muro. Dobbiamo avanzare con molto realismo". 

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