Teatro Lirico, storia di un cantiere infinito. Il ritardo supera i tre anni

L’impresa chiede un altro mese di tempo: la scadenza per i lavori slitta al 20 aprile. I restauro sarebbe dovuto terminare nel luglio 2017

Una delle manifestazioni culturali organizzate negli anni scorsi cantiere del Liric

Una delle manifestazioni culturali organizzate negli anni scorsi cantiere del Liric

Milano, 22 marzo 2021 - Il termine per la fine dei lavori si allunga di un altro mese, dal 21 marzo (cioè ieri) al prossimo 20 aprile. Un altro ritardo, l’ennesimo, per la conclusione del cantiere relativo al restauro del Teatro Lirico di via Larga, struttura chiusa dal 1999. Un cantiere infinito, per vari motivi: le difficoltà dell’impresa che ha vinto l’appalto, la Garibaldi Fragasso, il ritrovamento di amianto nell’immobile, le varianti al progetto di restyling delle aree architettoniche di pregio, la sospensione delle opere a causa dell’emergenza coronavirus, la necessità di rendere i camerini a misura di anti-contagio Covid.

L’ultima proroga richiesta da una delle imprese in azione per il restauro del Lirico, la Castelli Romani Costruzioni srl, che si sta occupando del miglioramento funzionale della zona dei camerini e dei servizi dello storico teatro, è motivata da "criticità riscontrate nel corso dei lavori per la presenza di discontinuità di piani orizzontali e verticali (solai, pareti, strutture in cemento armato) su elementi architettonici presenti e occultati da contropareti e/o sottofondi in materiali diversi". Come se non bastasse, l’impresa segnala anche "le difficoltà di reperimento di forniture di materiali a causa dell’emergenza Covid e delle restrizioni di spostamento tra regioni".

Non si tratta della prima – ma il Comune, proprietario del Lirico, spera sia l’ultima – proroga richiesta dalle imprese appaltatrici per la conclusione del cantiere. Già prima di Natale una determina municipale aveva indicato uno slittamento del termine del restauro dell’immobile dal 22 novembre al prossimo 28 febbraio. Scadenza ulteriormente slittata a causa della sospensione dei lavori per consentire la preparazione di una variante tecnica del costo di 108 mila euro, che ha fatto lievitare la spesa per il restauro del teatro da 8,1 milioni di euro a 11,9 milioni di euro. I lavori previsti dalla variante sopracitata si sarebbero dovuti concludere ieri, ma, come spiegato sopra, sono stati prolungati fino al 20 aprile. Non va dimenticato che il restauro del Lirico è partito il 19 aprile del 2016 e si sarebbe dovuto concludere entro il luglio del 2017. I ritardi accumulati nei lavori, dunque, hanno raggiunto ormai i tre anni e nove mesi. Tanti, troppi, causati, come accennato sopra, da varie cause.

La consegna del teatro al concessionario – Stage Entertainment, che ha vinto il bando per la gestione della struttura – a questo punto dovrebbe avvenire a giugno, perché tra la fine delle opere e la consegna del teatro ristrutturato c’è sempre un tempo intermedio in cui si svolgono i collaudi e si ultimano le piccole lavorazioni. Da giugno, dunque, i tecnici e gli operai di Stage Entertainment potranno entrare nel teatro e installare gli arredi, dalle poltroncine della platea al ristorante vista palco collocato al piano superiore dell’immobile. Un’operazione che dovrebbe concludersi in un mese e mezzo, massimo due mesi. Lirico pronto all’inaugurazione a settembre, giusto in tempo per la prossima stagione teatrale? Meglio non azzardare previsioni, anche perché l’emergenza Covid mette ancora a rischio la prossima stagione teatrale, al di là dei lavori e dei ritardi sul restauro del Lirico.

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