Lirico, storia del cantiere infinito: lavori in ritardo e resta il nodo gestione

Sentenza attesa a marzo

L’ultima apertura per poche ore  del Lirico per la sfilata  di Marras nell’ottobre del 2018

L’ultima apertura per poche ore del Lirico per la sfilata di Marras nell’ottobre del 2018

Milano, 24 dicembre 2018 - Un cantiere infinito. Un contenzioso più lungo del previsto. La storia del restauro del Teatro Lirico di via Larga, chiuso dal 1999, è ancora lontana dal capitolo sul «lieto fine». Il cantiere partito nell’aprile del 2016 dovrebbe concludersi nel febbraio 2019 con un ritardo di oltre un anno e mezzo sui tempi inizialmente fissati a causa di una serie di imprevisti, dall’amianto all’adeguamento alle norme anti-sismiche ai miglioramenti estetici dettati dalla Sovrintendenza archeologica alle Belle arti e al Paesaggio. Uno slittamento che costerà oltre due milioni di euro in più alla casse del Comune, visto che il restauro del teatro in carico alla Garibaldi Fragasso sfiora ormai il costo di 10 milioni.

Ma la situazione che preoccupa di più dalle parti di Palazzo Marino è un’altra: la gestione del Lirico. Nel dicembre del 2017, infatti, il Tar ha annullato gli atti del bando comunale che nel febbraio 2017 aveva assegnato la gestione del teatro di via Larga alla multinazionale olandese Stage Entertainment: i giudici amministrativi di primo grado hanno accolto il ricorso dei secondi classificati e sconfitti della gara, la Show Bees capeggiata da Gianmario Longoni. Tutto da rifare. E ricorso al Consiglio di Stato sia di Stage Entertaiment sia da parte del Comune contro la sentenza del Tar. Ulteriore macigno sui tempi di riapertura del Lirico. Sì, perché nel bando del Comune c’è scritto che spetta alla società che avrà in gestione il teatro il completamento degli arredi, dalle poltroncine in platea al ristorante-panoramico vista palco. Un investimento di oltre un milione di euro. Ciò significa che se a febbraio il restauro dell’immobile fosse finito, bisognerà comunque aspettare di capire chi sarà il gestore e dargli il tempo di completare le opere necessarie alla riapertura.

Già, ma quando si pronuncerà il Consiglio di Stato? È passato oltre un anno dalla sentenza del Tar, ma nel 2018 non è successo nulla, nonostante due istanze presentate da Stage Entertainment per accelerare l’iter. «Dal Consiglio di Stato ci è stata annunciata una sentenza a marzo», dice l’assessore comunale alla Cultura Filippo Del Corno. Altri tre mesi di attesa e due scenari di fronte al Comune. Nel caso in cui i giudici amministrativi di secondo grado dessero ragione a Palazzo Marino e alla società prima classificata nel bando, la situazione si sbloccherebbe e il cantiere potrebbe essere affidato al gestore per il completamento degli arredi. In questo caso la riapertura del Lirico potrebbe essere questione di mesi. Nel caso in cui, invece, il Consiglio di Stato desse ragione a Show Bees, il vecchio bando di gestione dovrebbe essere accantonato, la Giunta dovrebbe lanciarne uno nuovo o decidere un’altra soluzione tecnica per la gestione dello spazio. Tempi più lunghi.

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