Teatro Lirico, riapertura entro sei mesi: su il sipario all'inizio del 2020

Entro ottobre è fissata la fine dei lavori della struttura di via Larga

Teatro Lirico di Milano

Teatro Lirico di Milano

Milano, 25 agosto 2019 - La luce alla fine del tunnel. La riapertura del Teatro Lirico, chiuso dal 1999, è questione di pochi mesi. Entro ottobre è fissata la fine dei lavori di restauro della struttura di via Larga, lavori costati 8,1 milioni di euro al Comune tra ritardi per l’amianto e varianti al progetto di restyling. Se tutto filerà liscio e le opere si concluderanno entro due mesi, a novembre il teatro dedicato a Giorgio Gaber sarà affidato al gestore vincitore del bando comunale, Stage Entertainment. La società olandese che già gestisce il Teatro Nazionale di piazza Piemonte avrà tre mesi di tempo per completare l’arredo del Lirico e del ristorante vista palco previsto nel progetto. E siamo arrivati a gennaio 2020.

Cosa succederà a quel punto? Matteo Forte, amministratore delegato di Stage e direttore artistico del «nuovo» Lirico, anticipa al Giorno che «nei primi mesi del 2020 ci saranno i primi spettacoli ed eventi. Il nostro obiettivo è tenere il teatro sempre aperto. La prima stagione artistica completa, invece, sarà quella del 2020/2021». Forte conferma il progetto artistico pensato nel 2016 per il Lirico («il teatro ospiterà la musica classica, la lirica, l’Opera, il jazz, la danza moderna, ma non solo, e a prezzi abbordabili») e ribadisce che nel comitato artistico ci saranno Renato Pozzetto per il cabaret, J-Ax per i concerti, Massimo Intra per i jazz, Chiara Noschese per il teatro di prosa e Chris Baldock per la danza moderna.

La svolta nella «telenovela» Lirico, chiuso da vent’anni, è avvenuta lo scorso 28 giugno, quando una sentenza del Consiglio di Stato ha dato ragione al Comune e a Stage Entertainment, dopo il ricorso al Tar della società seconda classificata nel bando per la gestione della gara, la Show Bees di Gianmario Longoni, a cui il Tribunale amministrativo regionale, in prima battuta, nel dicembre 2017, aveva dato ragione. Due mesi fa, invece, la sentenza del Tar è stata ribaltata senza se e senza ma dal Consiglio di Stato e nelle settimane successive Comune e Stage, in particolare l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno e Forte, si sono sentiti per definire i prossimi passi e accelerare sulla riapertura del teatro. Nei prossimi giorni è previsto un sopralluogo congiunto. Del Corno, intanto, sottolinea: «Stage Entertainment è pronta a mettersi al lavoro. Il lungo stop provocato dalla sentenza del Tar poi ribaltata dal Consiglio di Stato non ha ridotto l’entusiasmo del gestore. Ne siamo felici. Il loro progetto è eccellente».

Sui tempi della riapertura, l’assessore è cauto, ma fino a un certo punto: «Incrociando le dita, il 2020 è l’anno buono per la riapertura del Lirico. La prima stagione artistica del teatro sarà quella del 2020/2021. E appena saremo nelle condizioni di aprire il teatro, ci saranno delle iniziative». Non solo. Del Corno mette in evidenza «i servizi accessori che saranno presenti al Lirico, dal ristorante agli spazi per eventi, aperti tutti i giorni. Una concezione simile a quella pensata per il Mudec. Una visione di gestione dell’attività culturale che garantirà una sostenibilità economica che non dipenda solo dai fondi pubblici, fondi in contrazione per i Comuni».

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