Taxi, Ncc all’attacco: "La norma non c’è, e loro non la vogliono..."

Francesco Artusa, presidente di Sistema Trasporti: vogliono sostituirsi alle forze dell’ordine e ai giudici, non funziona così

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"In passato, i tassisti si sono sostituiti al legislatore, imponendo agli Ncc norme incostituzionali poi bocciate dalla Consulta. Ora vogliono sostituirsi anche alle forze dell’ordine e ai giudici". Non usa giri di parole Francesco Artusa, presidente dell’associazione di categoria Sistema Trasporti, all’indomani del presidio organizzato dai sindacati delle auto bianche in via Vivaio (con una delegazione poi ricevuta a Palazzo Diotti per esporre le ragioni dei conducenti). Ad Artusa non sono andate giù le dichiarazioni post-incontro di Claudio Severgnini (Tam) e Silla Mattiazzi (Uiltrasporti), che hanno chiesto che gli agenti della polizia locale continuino a multare i noleggiatori con conducente che prendono le corse in strada, soprattutto in vista della settimana del Salone del Mobile. "Un pubblico ufficiale che emette sanzioni – ribatte Artusa – non può ignorare le interpretazioni contrarie ad opera dei giudici di pace, specie se reiterate".

E ancora: "La questione che i sindacati fingono di non vedere è che la legge è monca. A due anni dalla sentenza della Corte Costituzionale che ha tolto di mezzo il rientro in rimessa dopo ogni servizio, il Parlamento non è ancora intervenuto e dunque i giudici di pace hanno la più ampia discrezionalità". Per Artusa, "la cosa surreale" è che i tassisti "non vogliono nemmeno l’intervento normativo, anzi continuano a chiedere lo stralcio della delega che il Governo ha assunto nel ddl Concorrenza". Detto questo, il numero uno di Sistema Trasporti ha scritto ieri alla Prefettura per chiedere un incontro: "Quando saremo convocati, anche noi invocheremo il rispetto della legalità in occasione dei grandi eventi". N.P.

 

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