Tassisti, scatta la protesta: corteo di 200 taxi da Linate. Tutti in presidio davanti a Palazzo Pirelli

Il corteo è partito da Linate e ha percorso numerose strade della città creando disagi al traffico. I manifestanti si sono uniti agli allevatori che sono in presidio con i trattori in piazza Duca d'Aosta contro il crollo dei prezzi del latte. Uber condanna striscione offensivo contro manager italiano

Taxi

Taxi

Milano, 12 febbraio 2015 - Inattesa protesta dei tassisti a Milano. Questa mattina, un assembramento di auto bianche, circa duecento, si è formato nei pressi dell'aeroporto di Linate, da dove si è poi distaccato un corteo di veicoli in direzione del centro. In base a quanto riferito la manifestazione, non annunciata, ha percorso tutto viale Forlanini, viale Corsica e corso XXII marzo provocando disagi al traffico ma si è svolta in modo pacifico. A un certo punto il corteo, organizzato per dimostrare contro l'abusivismo, Uber e per le regole del settore, si è diviso in due tronconi: uno ha proseguito per corso di Porta Vittoria e uno in viale Bianca Maria. Completamente bloccata piazza San Babila.

Inizialmente il ritrovo per tutti dove essere in piazza della Scala, sotto Palazzo Marino, ma poi i tassisti hanno deciso di dirigersi verso piazza della Repubblica per raggiungere Palazzo Pirelli.  In piazza Duca d'Aosta sono giunti una sessantina di tassisti che si sono uniti agli allevatori con i trattori. Questi ultimi da ieri, mercoledì 11 febbraio, sono in presidio per far sentire la loro voce contro il crollo dei prezzi di latte, cereali e carne dovuto alla concorrenza con i prodotti del Nord Europa, dove la grande distribuzione consente maggiori economie di scala rispetto alla situazione italiana, e alla conseguente richiesta di apertura dello stato di crisi per il settore (FOTO). 

I tassisti che stanno protestando oggi sono quelli che si occupano del turno di notte, quindi non c'è blocco del servizio: quelli di giorno lavorano regolarmente. Tra i tassisti c'è chi non esclude che le iniziative di protesta come questa possano "progressivamente" aumentare in vista di Expo. E' di questi giorni invece il rinfocolarsi della protesta dei tassisti contro l'app americana Uber. Giusto mercoledì era stato ritrovato uno striscione davanti casa dell'ad di Uber Italia, Benedetta Arese Lucini con insulti rivolti anche all'assessore comunale ai Trasporti Maran.

 

UBER CONDANNA STRISCIONE CONTRO MANAGER - "L'esposizione di quello striscione osceno è un atto offensivo e diretto a intimidire Benedetta. Siamo sicuri che tutto ciò non sarà tollerato dalle istituzioni": così il vicepresidente di Uber, Niall Wass, ha condannato con una nota lo striscione con insulti sessisti appeso ieri a Milano vicino alla casa di Benedetta Arese Lucini, country manager italiano della società da tempo contestata dai tassisti. "Benedetta è una manager davvero appassionata e rispettata - ha aggiunto Wass - e sta lavorando con tenacia, insieme all'intero team italiano, per cambiare in meglio le cose, portando nuove scelte ai cittadini, opportunità di lavoro ai driver e migliorando la mobilità delle città. Quello che è accaduto evidenzia una volta di più la necessità di un dialogo costruttivo per sviluppare in Italia un nuovo ecosistema di libera e corretta concorrenza".

ha collaborato Nicola Palma

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro