Giro di prostituzione al centro tatuaggi: padre e figlio arrestati per sfruttamento

I clienti venivano portati in un appartamento dove li attendevano due ragazze romene

Polizia

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Milano - Gestivano un centro tatuaggi in via Mantova, a Milano, che però copriva un vero e proprio business illegale, con la consumazione di 'favori sessuali' dietro pagamento. Due uomini, padre e figlio di 64 e 32 anni, sono stati arrestati dalla polizia di Stato con l'accusa di favoreggiamento, reclutamento e sfruttamento della prostituzione nei confronti di due ragazze.

Gli inquirenti avevano avviato da tempo appostamenti nei dintorni del locale, interessato secondo alcuni abitanti della zona "da un sospetto viavai di persone". Gli accertamenti hanno portato alla luce un vero e proprio sistema di affari gestito dai due uomini che aspettavano i clienti nel centro tatuaggi per poi accompagnarli in un appartamento, nel quale veniva offerto il 'servizio alternativo', pagato con cifre tra gli 80 e i 150 euro.

Le donne sfruttate sono due ragazze romene di 24 e 33 anni, che incassavano la metà dei guadagni. La polizia ha anche accertato che l'attività fosse in piedi già dal periodo di lockdown, e che fossero inizialmente coinvolte anche altre due donne di nazionalità italiana.

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