Tassisti, sit-in a oltranza

Presidio fisso in via Pola "Siamo qui giorno e notte" Protesta in piazza XXV Aprile con altre categorie

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"Siamo qui giorno e notte, non ci muoviamo. Ci saremo domani, dopodomani e...". La base dei tassisti non molla. E giovedì ha dato vita a un presidio permanente in via Pola, davanti alla sede della Regione: uno striscione con la scritta "Taxi Milano", un tavolino e qualche macchina parcheggiata lungo il marciapiedi. Una trentina di conducenti si alterna al sit-in, in base a turni di lavoro e disponibilità personali. Una protesta silenziosa e ostinata, che segue il corteo spontaneo di mercoledì da Linate a Palazzo Lombardia.

Una protesta slegata dalle sigle sindacali più rappresentative, che, dal canto loro, hanno proclamato il fermo dell’attività dalle 8 alle 22 del 3 giugno. Le richieste sono sempre le stesse, quelle che i conducenti vanno ripetendo dall’inizio della pandemia e della conseguente crisi economica: aiuti finanziari immediati, sgravi fiscali per il 2020 e indicazioni precise sul protocollo sanitario da seguire per lavorare in sicurezza. Finora, le risposte delle istituzioni sono state ritenute insoddisfacenti dalla categoria, che sta fronteggiando un calo della domanda senza precedenti (95% durante il lockdown, 80-85% nella fase due) e, di conseguenza, un crollo degli incassi giornalieri.

Una condizione che accomuna i padroncini a tanti altri artigiani e piccoli imprenditori, che sono scesi in strada più volte negli ultimi giorni per rivendicare le loro ragioni. Lo faranno anche oggi alle 15 in piazza XXV Aprile, con un flash mob che replicherà quello andato in scena sabato scorso in piazza Duomo e poi all’Arco della Pace. Ci saranno ristoratori, albergatori, tabaccai, tatuatori, lavoratori dello spettacolo e ambulanti. E pure i tassisti.

N.P.

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