Tassisti in crisi, fumata grigia in Regione

Vertice sindacati-Giunta: no a soldi a fondo perduto, caccia a contributi per prestiti. Fuori la protesta della base: tensione con la polizia

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Milano, 27 maggio 2020 - La linea della Regione è rimasta quella espressa nei giorni scorsi: no a contributi a fondo perduto né per i tassisti né per altre categorie. L’orientamento di Palazzo Lombardia è stato ribadito anche ieri pomeriggio nel corso dell’incontro tra i rappresentanti di categoria e tre esponenti della Giunta Fontana, gli assessori Claudia Terzi (Mobilità), Riccardo De Corato (Sicurezza) e Alessandro Mattinzoli (Sviluppo economico): ai delegati è stato spiegato che non ci sono i margini economici per accogliere la richiesta di "compensare le perdite del settore con fondi regionali"; si è ragionato, invece, sull’ipotesi di contributi in conto capitale o su formule di prestiti con ammortamenti biennali, e le parti hanno concordato di risentirsi venerdì mattina.

Per il resto, come già sottolineato da Terzi la scorsa settimana, sono disponibili i bandi per supportare imprese e lavoratori autonomi, come "Credito adesso" e "Credito adesso evolution". Una risposta che evidentemente non ha soddisfatto i delegati dei conducenti, che hanno ricordato ai loro interlocutori che i tassisti svolgono un servizio essenziale e che la legge regionale del 2012, che disciplina il settore dei trasporti, dice all’articolo 1 che uno dei fini della norma è quello di "perseguire la sostenibilità economica del sistema". Sostenibilità economica al momento a fortissimo rischio, visto che i padroncini lamentano un crollo della domanda senza precedenti. Tanto che il 3 giugno ci sarà il fermo dalle 8 alle 22 nell’intero bacino aeroportuale lombardo, cioè nelle aree che fanno riferimento agli scali di Linate, Malpensa e Orio al Serio.

Ancora una volta, la protesta si è sviluppata su due binari: quello istituzionale dei rappresentanti sindacali e quello autorganizzato della base, che si è data appuntamento fuori dal Pirellone. Circa duecento conducenti si sono radunati in via Filzi per urlare tutta la loro rabbia: "Non ce la facciamo più ad andare avanti, tra un po’ non avremo neanche la benzina per far partire le macchine", spiegano. Qualche momento di tensione con la polizia, schierata davanti agli ingressi del Pirellone, ma per fortuna la situazione è subito rientrata.

 

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