Tangenziale, manca l’ascensore per disabili

A Cassano la storia infinita di un’opera stradale piena di toppe su cui intervenire in extremis. Ora tocca a Città Metropolitana

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di Stefano Dati

La realtà della variante sulla ex SS 11 Padana Superiore sul territorio di Cassano trova certamente posto fra gli spazi delle storie infinite di quelle opere stradali con progetti pieni di "dimenticanze" su cui intervenire in extremis. Dopo quelle emerse e superate in 12 anni di cantiere per la costruzione della strada, ora si devono fare i conti con la consegna di un vano ascensore vuoto senza attacchi e cabina, praticamente inutile. Nel costo complessivo di 33 milioni di euro per la nuova arteria stradale, a quanto pare, non c’é stata la disponibilità per l’acquisto di una cabina ascensore da installare nel vano ascensore previsto al termine della passerella ciclopedonale sopraelevata che da viale Rimembranze conduce alla strada ferrata. "Va detto che l’ascensore per disabili realizzato nel corpo scale della passerella ciclopedonale sopraelevata della tangenziale - così Mario Cerri assessore ai Lavori Pubblici - non era prevista nel disegno originale della tangenziale. Su sollecitazione del Comune Città Metropolitana aveva accettato in seguito, in sede di variante al progetto, di costruire a sue spese il solo vano ascensore in cemento armato, ma non ha inteso procedere alla concessione della fornitura della cabina ascensore. Ora si tratta di capire se ci sono i presupposti affinché Città Metropolitana possa in qualche modo rivedere la sua decisione e quindi provvedere a consegnare l’ascensore completo di cabina, diversamente dovremo mettere mano alle casse comunali per sanare la questione". Un progetto tutto in salita quello della tangenziale sin dall’apertura del cantiere nel gennaio del 2010. Lavori iniziati senza avere a disposizione tutte le aree su cui intervenire per costruire la nuova strada, un dettaglio non da poco che ha portato a prolungare per 12 anni il cantiere la cui chiusura era prevista per il 2013. Al via dei lavori si è dovuto da subito fare i conti con criticità come l’abbattimento di un numero di piante maggiore rispetto a quelle scritte nel progetto. Ci fu poi la "sorpresa" del ritrovamento sul tragitto della nuova strada di una discarica comunale da bonificare, operazione da un milione di euro anticipati dal comune, ad oggi non ancora rientrati. Oggi con l’apertura al traffico, sulla tangenziale cassanese i veicoli aumentano sempre di più scorrendo sull’asfalto che mostra già segni di usura a soli cinque mesi dall’inaugurazione di quella strada e non mancano, inoltre, ostacoli da superare per gli ultimi dettagli da realizzare prima di scrivere la parola fine sulla chiusura di quel cantiere aperto 12 anni fa per realizzare 2,6 chilometri di strada.

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