Tangenti in Lombardia, Altitonante chiede revoca domiciliari, no dai pm

Sull'istanza il giudice deciderà lunedì 13 maggio

Fabio Altitonante

Fabio Altitonante

Milano, 11 maggio 2019 -  Fabio Altitonante, consigliere lombardo di FI ai domiciliari nell'inchiesta della Dda di Milano sul sistema di corruzione, appalti pilotati e finanziamenti illeciti a politici che martedì scorso ha portato alla notifica di 43 provvedimenti cautelari, dopo l'interrogatorio di garanzia ha chiesto al gip Raffaella Mascarino la revoca dell'ordinanza o la sostituzione della misura con una meno afflittiva. E come lui anche altri tre arrestati tra cui Davide Borsani, ex dg di Alfa, società a totale partecipazione pubblica di Varese, tra quelle al centro del 'meccanismò architettato da Gioacchino Caianiello, l'ex coordinatore azzurro varesino e tra i 12 indagati finiti in cella. Sulle istanze, che hanno il parere negativo della Procura, il giudice deciderà lunedì 13 maggio. Respinta invece la richiesta dei domiciliari di Sergio Salerno, dipendente di Amsa, il «potente sindacalista» della Fiadel, la sigla maggioritaria in con oltre 800 iscritti nella municipalizzata, che rimane quindi in cella.

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