Milano, tamponi e test anticorpi all'Università Statale: caccia agli asintomatici

Si tratta di uno studio che aveva ricevuto già 2mila adesioni ma era stato sospeso con il lockdown

Coronavirus

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Milano, 12 maggio 2020 - Al via tamponi e test anticorpi all'Università Statale di Milano. Si tratta dello 'Studio Unicorn' (University Angainst Coronavirus), che aveva ricevuto già 2mila adesioni ma era stato sospeso con il lockdown. La sua missione è andare a caccia di asintomatici nell'Ateneo, o meglio studiare la presenza del Sars-CoV-2 in un'ampia popolazione senza segni di Covid-19 reclutata su base volontaria fra docenti e ricercatori, personale tecnico-amministrativo e bibliotecario, dottorandi, assegnisti e borsisti. 

Per Unicorn è dunque una ripartenza. Lo studio, disegnato dai ricercatori Valentina Bollati e Gregorio Milani del Dipartimento di Scienze cliniche e di comunità e condotto in collaborazione con l'Avis Comunale di Milano, era stato approvato agli inizi di marzo dal Comitato etico e finanziato dal fondo straordinario di ateneo 'Ricerche Emergenza Coronavirus'. In 2 giorni dal suo lancio aveva ottenuto l'adesione di quasi 2mila persone, oltre alla richiesta di partecipazione di altre università lombarde e ricercatori di varie parti d'Italia, ma era stato sospeso il 9 marzo a causa del Dpcm che 'chiudeva' l'Italia intera.

Nel frattempo però è stato comunque condotto un piccolo studio pilota nelle settimane successive su 197 volontari, per raccogliere dati iniziali utili per sviluppare ulteriormente il progetto e interpretarne i risultati. "Sono orgoglioso di come la nostra università abbia saputo muoversi per fronteggiare una sfida senza precedenti - ha commentato il Rettore Elio Franzini - sia attraverso lo straordinario lavoro del suo personale medico, infermieristico e delle professioni sanitarie, sia mettendo a disposizione dell'intera comunità scientifica le proprie capacità e risorse, allo scopo di avanzare le conoscenze sul virus".

Lo studio Unicorn, ha continuato Franzini "rappresenta simbolicamente l'unione di tutte le competenze e componenti dell'ateneo, ed è espressione della volontà di ognuno di noi di fare la propria parte, perché è solo tutti insieme che potremo superare un'emergenza come questa". I dati del pilota di Unicorn sono stati inviati dagli autori proprio in questi giorni per la pubblicazione, e "permetteranno di stimare la proporzione di soggetti asintomatici che è venuta in contatto con il virus e ha sviluppato la capacità di produrre anticorpi anti-Covid19", ha informato la prorettrice a strategie e politiche della ricerca, Maria Pia Abbracchio, che sta seguendo da vicino gli studi finanziati dall'Azione ricerche emergenze coronavirus.

"Globalmente - ha proseguito - lo studio fornirà informazioni sull'estensione e persistenza nel tempo della risposta anticorpale, e tali informazioni saranno di grande utilità anche per comprendere se la copertura immunitaria acquisita possa essere efficace nei confronti della presente pandemia e di successive ondate epidemiche". Ai volontari che parteciperanno sarà richiesto un prelievo di una provetta di sangue e un tampone nasale.  Durante tutto lo studio, assicurano i promotori, sarà data "priorità̀ massima alla sicurezza" e per questa ragione ogni partecipante riceverà̀ indicazioni precise su luoghi e orari in cui presentarsi, al fine di evitare assembramenti, nel pieno rispetto delle vigenti norme di distanziamento sociale e di protezione personale. "Avis Milano - ha detto il direttore generale Sergio Casartelli - da sempre in prima linea a favore della salute dei donatori, dei pazienti e della cittadinanza con progetti orientati alla prevenzione e diagnosi precoce, è lieta di poter collaborare a questa ricerca mettendo a disposizione le proprie competenze e risorse".

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