Sottoporsi al tampone per scatenarsi sulla pista da ballo anche se si è vaccinati. È l’ipotesi a cui il Governo sta ragionando in vista della cabina di regia che si riunirà il 23 dicembre a Palazzo Chigi per "incoraggiare a osservare comportamenti prudenti" durante le festività. La riunione servirà a fare un punto della situazione alla luce dei dati aggiornati sul Covid e a fare valutazioni su eventuali misure. La stretta di Natale potrebbe contemplare non solo l’obbligo di mascherina all’aperto ma anche di esibire un tampone negativo prima di entrare in discoteca, forse già a partire da lunedì 27 dicembre. Per i locali da ballo sarebbe un nuovo paletto che si aggiungerebbe agli altri già in vigore da quando è scattata la riapertura dall’11 ottobre, dopo quasi 20 mesi di chiusure. Le discoteche in zona bianca possono riempirsi solo a metà, gli impianti di aerazione devono essere senza ricircolo dell’aria, l’accesso è consentito solo con la mascherina indossata fino al momento di scendere in pista. Il vincolo più importante è però il Green pass: all’inizio era consentito anche l’ingresso ai tamponati. Dal 6 dicembre si entra solo con il green pass rafforzato (vaccinati e guariti): la stretta non si è tradotta in un aumento della capienza che è rimasta al 50% in zona bianca. Ora potrebbe arrivare una nuova regola: il tampone ai vaccinati. Sebbene sia "meglio del lockdown" come ribadisce Alberto Baldaccini, socio dello storico Hollywood di Milano, il rischio è l’allontanamento di una fascia di pubblico che non vuole sobbarcarsi il costo di un test antigenico (15 euro per gli over 18) dopo essersi vaccinato. C’è poi la difficoltà pratica di tamponarsi nelle farmacie già prese d’assalto. E infine c’è il pericolo che la nuova norma dia l’assist a chi ormai da quasi due anni organizza ...
© Riproduzione riservata