Talenti sul ring nel nome del grande Ottavio

Bilancio positivo per l’Apot1928, associazione fondata dai fratelli Pasqualetti e intitolata a Tazzi, il "nonno" del pugilato italiano

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di Alessandra Zanardi

Un’associazione di pugilato che è tra le principali realtà sportive del Sud Milano, e non solo. Bilancio positivo, nell’anno appena trascorso, per la Apot1928, fondata dai fratelli Domenico e Leonardo Pasqualetti e intitolata al maestro Ottavio Tazzi, il "nonno" del pugilato italiano.

Diversi i successi inanellati dagli atleti in capo all’associazione. Tra questi il peso leggero Fateh Benkorichi, che nel 2022 è riuscito a difendere il titolo (professionistico) di campione d’Italia conquistato il 26 dicembre 2021. Il 28enne che si è formato alla scuola dei Pasqualetti ha confermato il proprio primato in un match contro Gianluca Picardi. Gratificazioni anche tra i dilettanti, col 13enne di origine ucraina Ruslan Yacovet che ha strappato il titolo di campione lombardo nella categoria "50 chili". Nell’elenco dei successi anche le importanti affermazioni ottenute dal 48enne Marcello Gasperini negli scacchi-pugilato, specialità che alterna i round combattuti coi guantoni a quelli disputati sulla scacchiera. Già forte di un titolo italiano ed europeo, ai campionati del mondo dello scorso novembre in Turchia Gasperini si è guadagnato il bronzo nella categoria "uomini-seniors-80 chili". Ancora. Il 34enne Samir El Kadimi, in poco più di un anno e mezzo di preparazione, è stato in grado di disputare - e vincere - il titolo italiano dei "pesi mosca". Nata nel 2007, la Apot ha due sedi: quella principale è a San Donato, dove la palestra dei Pasqualetti è diventata un punto di riferimento per l’intero quartiere di Certosa; l’altra è in via San Faustino a Milano. "Il 2022 è stato una liberazione per un’associazione che basa la sua attività sulla crescita di giovani pugili.

Negli anni precedenti, infatti, le varie restrizioni hanno paralizzato il mondo dello sport: anche a noi capitata la stessa cosa", commentano i fondatori, che dopo le gratificazioni raccolte negli ultimi 12 mesi ora guardano con fiducia all’anno appena iniziato. Entrambi allievi di Ottavio Tazzi, i due fratelli sono sorretti da un’autentica passione, che negli anni non è mai venuta meno. La loro attività contribuisce a diffondere i valori dello sport inteso come umiltà nell’imparare e rispetto dell’avversario. "Lealtà, rispetto delle regole, sacrificio personale, tenacia nel raggiungimento dei risultati: sono solo alcuni dei valori che possono essere trasmessi anche attraverso l’insegnamento di una disciplina sportiva - è la filosofia d’istruttori e allenatori -. Così lo sport può diventare anche uno stile di vita".

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