"Tagliati 20 pioppi e una magnolia" Protestano i cittadini di via Calvino

Ruspe e motoseghe sono entrate in azione nell’area privata in cui sorgerà una torre residenziale di 22 piani. L’assessore Grandi: Verifiche in corso sulla richiesta di permessi. Chiederemo la compensazione

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Il terreno con le piante abbattute che fino a qualche anno fa era di proprietà delle Ferrovie

di Marianna Vazzana

"Le ruspe sono entrate in azione giovedì abbattendo numerosi alberi tra cui 20 pioppi e una maestosa magnolia, piantumati 60 anni fa dalle Ferrovie dello Stato nell’area dell’ex Ferrotel, chiuso da anni, venduta alla società Castello Sgr". La segnalazione arriva da alcuni residenti di via Calvino, a ridosso dell’ex Scalo Farini, riuniti in un comitato spontaneo coordinato da Piero Oldani, che chiedono alle istituzioni come mai non si sia corsi ai ripari prima. "Gli alberi sono stati tagliati nonostante le nostre segnalazioni e ora è inutile piangere sul latte versato". Al posto dell’ex albergo delle ferrovie nascerà Calvino 11, una torre residenziale di 22 piani. Ora, "già a marzo – sottolineano gli abitanti – abbiamo fatto presente a Comune e Municipio 8 la situazione: cantiere aperto da settembre, con scavi attorno alle alberature che hannp pure causato e facilitato la caduta di alcune piante durante le giornate di vento eccezionale dello scorso febbraio. Il Regolamento d’uso e di tutela del verde pubblico e privato del Comune di Milano prescrive precise norme a chi intende praticare scavi intorno a piante esistenti, indicando non solo le distanze minime da tenere, oltre alle precauzioni del caso, ma anche un numero massimo di giorni di apertura dello scavo. Noi avevamo chiesto delle verifiche. Eppure giovedì mattina le ruspe e e le motoseghe sono entrate in azione e tutti gli alberi sono stati segati e abbattuti senza preavviso per i residenti. Così una ventina di arbusti di notevoli dimensioni hanno smesso per sempre di fornire ombra, ossigeno e verde al quartiere". Gli abitanti quindi domandano: "È stato regolarmente richiesto l’abbattimento delle alberature? In che classe erano stati inseriti gli alberi? È stata richiesta e offerta una compensazione per le piante abbattute?".

L’assessore al Verde Elena Grandi risponde così a una residente che le ha scritto: "Come non condividere la sua indignazione? L’area di via Calvino è privata. Stiamo seguendo questa incresciosa vicenda per capire se la proprietà ha chiesto (ma pare non sia così) i permessi per abbattere gli alberi. Il nostro regolamento del verde, che si chiama “Regolamento d’uso e di tutela del verde pubblico e privato”, tutela il verde privato allo stesso modo del verde pubblico. Purtroppo sono ancora molti i privati che agiscono non osservando le nostre regole, cosa molto grave a cui dobbiamo porre rimedio. Per il caso in oggetto una volta concluse le verifiche chiederemo la compensazione (ben sapendo che compensare alberi adulti con piccoli alberelli anche se più numerosi di quelli abbattuti, non è la soluzione ottimale)".

Il comitato scrive anche un’ultima riflessione. "Al posto dell’ex Ferrotel, un palazzo anni Sessanta strutturalmente ancora validissimo, che si trova a qualche metro di distanza da un ostello e da abitazioni, si realizzerà una nuova torre. L’ennesima a Milano".

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