NICOLA PALMA
Cronaca

Anziana cade nella rete di un falso agente ma viene salvata dalla polizia vera

“Servono 7.500 euro altrimenti suo figlio va in galera”. Intercettata da un pattuglia antirapine mentre trafelata portava soldi e gioielli in busta busta al falso

Ancora un tentativo di truffa ai danni di un'anziana

Ancora un tentativo di truffa ai danni di un'anziana

Milano, 1 ottobre 2023 – La solita finta telefonata: "Suo figlio ha investito un motociclista, deve pagare subito 7.500 euro o finisce in galera". Nella trappola era finita una donna di 77 anni, convinta da un fantomatico appartenente alle forze dell'ordine a consegnare tutti i preziosi di famiglia al suo assistente. Per fortuna, i poliziotti, quelli veri, si sono accorti di quello che stava succedendo e hanno arrestato in flagranza l'operativo, un diciottenne napoletano.

A Porta Venezia

Attorno alle 15.20 di sabato, gli agenti in borghese dell'Antirapine della Squadra mobile, impegnati in un servizio ad hoc contro i reati predatori tra Porta Venezia e corso Buenos Aires, si sono imbattuti in una donna anziana che stava camminando a passo svelto parlando al telefono: era agitata e aveva con sé un sacchetto di carta di colore grigio. Insospettiti dall'atteggiamento della signora e temendo che potesse essere stata coinvolta in un raggiro, i poliziotti, coordinati dal dirigente Marco Calì e dal funzionario Francesco Federico, hanno iniziato a seguirla.

Lo scambio

Così hanno vista la settantasettenne fermarsi davanti a un istituto di credito all'angolo tra piazza Oberdan e via Malpighi. Dopo dieci minuti, si è avvicinato un ragazzo, che ha scambiato due parole con lei e ha preso in consegna il sacchetto, allontanandosi poi verso corso Buenos Aires. Gli agenti non hanno perso tempo: si sono qualificati e hanno bloccato il diciottenne prima che potesse sparire nella folla del sabato di shopping. Forse in quel momento l'anziana, che era ancora al cellulare con il telefonista del gruppo (che verosimilmente chiamava dalla Campania), si è accorta di quello che le stava succedendo e si è avvicinata ai poliziotti.

A loro ha raccontato del presunto incidente del figlio, della necessità di reperire in poco tempo 7.500 euro per il risarcimento danni al motociclista ferito e dei gioielli racimolati in casa e infilati in fretta e furia in un sacchetto di carta. Poi l'appuntamento davanti alla banca, sempre in collegamento telefonico con il truffatore, e l'incontro con il complice diciottenne. Lì però c'era pure la polizia.